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Giornalista truffata online: “Si è finto Gary Barlow dei Take That per corteggiarmi e chiedermi soldi”

Nella puntata de La Volta Buona in onda giovedì 6 febbraio è andato in onda il racconto della truffa di cui è stata vittima la giornalista Roberta Piergallini. Nel corso della trasmissione ha raccontato di aver ricevuto messaggi e video da parte di qualcuno che si fingeva Gary Barlow, frontman della band dei Take That.
A cura di Eleonora di Nonno
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Ospite de La Volta Buona nella puntata di giovedì 6 febbraio è la giornalista Roberta Piergallini, che ha raccontata di essere stata vittima di una truffa. Nel corso della trasmissione, infatti, ha spiegato di essere stata corteggiata da qualcuno che si fingeva il cantante Gary Barlow.

Il finto video di Gary Barlow inviato alla giornalista Roberta Piergallini

Nell'ultima puntata de La Volta Buona, è andato in onda il racconto della truffa online ai danni di Roberta Piergallini. La giornalista, infatti, ha raccontato di essere stata contattata da qualcuno che si fingeva Gary Barlow, frontman dei Take That. Nel video trasmesso in studio è incredibile la somiglianza, sia dal punto di vista della voce che delle fattezze fisiche, con l'artista. "Ciao Roberta, so che sui social media accadono tante cose ma apprezzerei se ti fidassi di me. Io blocco tutti quelli che dicono di essere me – si sente nel filmato – Mi auguro che la tua giornata sia bella come il tuo sorriso. Grazie per essere una mia fan, ti voglio bene".

La giornalista truffata: "Mi sono venuti dei dubbi, pensavo fosse davvero il cantante Gary Barlow"

Il video ha generato clamore in studio, dove tutti si sono detti stupiti per il video. "L'ho fatto vedere a un mio amico della polizia postale. Ho chiesto di guardare il video e di dirmi cosa ne pensasse – ha spiegato la giornalista – Lui mi ha detto che se fosse stato fatto con l'intelligenza artificiale allora si sarebbe trattato di un prodotto riuscito benissimo, perché è molto spontaneo e naturale". Piergallini ha chiarito come anche le sue parole non fossero casuali, perché si riagganciavano ad alcune cose di cui avevano parlato in chat:

Inizio ad avere dei dubbi e penso che sia veramente lui. La cosa geniale di questo video e che l'ha fatto a casa, mandato la sera un po' tardi. Mi ha inviato un link e mi ha detto: se vuoi possiamo continuare a chattare su Whatsapp. Lì mi ha scritto che potevamo parlare in italiano.

A fare insospettire la professionista, però, è stata la richiesta di denaro. La polizia postale, infatti, le aveva spiegato che uno dei modi per riconoscere le truffe è proprio questo. "Nei messaggi in chat mi chiedeva supporto economico per una fantomatica campagna di beneficenza. Qui ha tirato giù la maschera – ha concluso la giornalista – Mi avevano detto di fare attenzione se avesse dovuto chiedermi del denaro, segnale che si tratta di un fake".

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