Gianni Morandi ricorda il suo debutto in televisione di 60 anni fa, era il 16 settembre 1962
Era il 16 settembre del 1962, esattamente 60 anni fa, quando Gianni Morandi faceva il suo esordio in televisione cantando quello che è ricordato come uno dei suoi più grandi successi: Andavo a cento all'ora. Quel ragazzino di 17 anni oggi è uno dei nomi più amati della musica italiana, reduce da un Sanremo da concorrente e pronto a un altro Festival da condurre al fianco di Amadeus.
Morandi ha ricordato quel debutto di 60 anni fa, nella prima puntata di “Alta pressione”, il celebre varietà musicale condotto da Renata Mauro e Walter Chiari in onda sul neonato Secondo Canale, nato al tempo con lo scopo di dare spazio ai ritmi e alla musica amata da giovani e giovanissimi di allora: si trattava di un vero e proprio music hall scandito da twist, madison, jazz e da tutti i generi più moderni, grazie alla direzione musicale del maestro Franco Pisano. Un programma che ha fatto la storia proprio perché capace di cambiare alcuni paradigmi visivi della televisione didascalica e pedagogica che caratterizzava il Primo Canale esistente fino a quel momento. Proprio in quel programma ebbero spazio e visibilità i giovanissimi Gianni Morandi, Adriano Celentano, Rita Pavone, ma anche nomi già popolarissimi al tempo come Mina e Domenico Modugno, così come grandi artisti del panorama internazionale come Chubby Checker, Carl Holmes e Johnny Halliday.
Come ricorda la sezione online di Rai Teche dedicate al programma, la prima puntata si apriva in un salotto borghese, con Walter Chiari fin da subito investito del ruolo di mediatore fra generazioni, intento a chiamare il padre per commentare l’incolmabile distanza coi ragazzi dell’epoca: ma la figura paterna della Rai rispondeva “Se fai così non ti vogliono più pure in televisione”, ad evidenziare il desiderio della televisione di avvicinarsi al pubblico più giovane. Entrava qui in scena Renata Mauro, la sedicente “svitata della canzone”, la “Virgilia” che accompagnava Chiari nel mondo del twist e del rock and roll, fra una folla scatenata di ragazzi che ballava sfrenata fra flipper e juke-box.