Gian Maria Sainato sulla battuta omofoba di Mazzoli: “Sfotteva la mia sessualità, spero si scusi”

A qualche giorno dalla finale, andata in onda lo scorso 19 giugno, Gian Maria Sainato ha ripercorso la sua avventura all'Isola dei Famosi. Intervistato da Vanity Fair, l'ex naufrago è tornato a parlare della battuta omofoba di Marco Mazzoli nei suoi confronti, per la quale ha recriminato all'opinionista Vladimir Luxuria di non averlo difeso.

"Facevano battute sulla mia sessualità, mi chiamavano Femminiello"

Gian Maria Sainato ha rivelato che per tutta la sua permanenza in Honduras, Mazzoli e Noise facevano battute sulla sua sessualità (all'Isola il naufrago ha raccontato di essere bisessuale). Argomento delicato per l'influencer e modello, che infatti si è sentito ferito dalle loro parole:

Facevano battutine sulla mia sessualità. Loro si giustificavano dicendo che di battutine del genere le facevano da sempre ma io, avendo vissuto l'omofobia ai tempi della scuola, l'ho presa male: quelle battute hanno riaperto delle ferite mai guarite. Mi chiamavano ”femminiello", sfottevano il fatto che fossi bisessuale, mi dicevano che quasi sicuramente preferivo gli uomini.

Inizialmente, Sainato ha chiesto loro di smetterla di scherzare su questo spetto della sua vita e i due sembravano aver davvero compreso, poi però qualcosa è cambiato:

Erano parole che hanno risvegliato tanti dolori, ed è per questo che un giorno, quando eravamo in acqua, ho chiesto a Marco e Paolo di smetterla. Ho detto loro di scherzare su di me, ma non sul mio orientamento sessuale. All'inizio mi hanno abbracciato per chiedermi scusa ma poi, temendo che questo li facesse uscire male in trasmissione essendoci state le telecamere a filmare il nostro confronto, hanno cambiato atteggiamento.

Gian Maria commenta la battuta omofoba di Mazzoli

Sainato ha raccontato che, quanto accaduto durante la finale, quando Mazzoli si è rivolto a lui definendolo "donna", non era di certo la prima volta. E nonostante le scuse da parte dello speaker, la storia continuava ad andare avanti:

Marco ha sbagliato, anche perché non era la prima volta che succedeva. Avevano ammesso di aver scherzato e mi avevano chiesto scusa: non volevo che passassero per omofobi, anche perché sono convinto che non lo siano. Mi avevano promesso che non lo avrebbero rifatto e io ho creduto alle loro parole ma purtroppo non è stato così, visto che qualche settimana dopo la storia si è ripetuta. 

L'ex naufrago si aspetta oggi delle scuse e ribadisce che non era certo sua intenzione farlo passare per omofobo:

Marco dice ora che io volevo farlo sembrare omofobo, ma io non invento le cose: ci sono le registrazioni che parlano da sé. Ho pianto dopo quella conversazione con lui. Mi aspetto delle scuse sincere.