Giaele De Donà: “Da piccola ero il brutto anatroccolo, sono diventata carina quando mi sono rifatta”
Giaele De Donà nel van ieri si è lasciata andare a confessioni sul suo passato con le amiche Oriana Marzoli e Micol Incorvaia. La concorrente ha raccontato di quando era bambina, "mi chiamavano il brutto anatroccolo", le sue parole prima di far sorridere le sue amiche e Edoardo Tavassi intervenuto nel discorso: "Ho iniziato a diventare carina quando mi sono rifatta".
La confessione di Giaele De Donà
Mentre chiacchierava con Micol Incorvaia e Oriana Marzoli, Giaele De Donà ha raccontato che quando era solo una bambina, intorno ai 7-8 anni, la prendevano in giro a scuola perché "ero brutta".
Non sembravo un maschietto ma ero brutta. Dai 7 ai 12 anni ero magrissima, bassa, mi si vedevano le ossa. Completamente piatta, ero la più bassa della classe. Ero bruttissima, ero tanto brutta. Non ho inviato foto di famiglia di quel periodo perché ero un orrore. Avevo l'apparecchio, ero il brutto anatroccolo.
La concorrente ha fatto sorridere tutti quando ha aggiunto: "Ho iniziato a diventare un po' carina quando mi sono rifatta. No dai, scherzo. Alle superiori mi sono imbellita".
La mancanza di Bradford Beck
La finale si avvicina e Giaele De Donà sente sempre più distante il marito che non vede o sente da sei mesi. Subito dopo cena, ieri, ha confessato a Onestini che spesso viene colta da diverse preoccupazioni: "All’inizio non era così, riuscivo a conviverci con questa situazione, ora mi fa star male". La Vip ha confessato che sogna di vederlo in studio quando uscirà: "Sogno che lo trovo in studio che mi aspetta quando arrivo, accanto ad Alfonso" e, nutrendo un vero sentimento nei suoi confronti, ha aggiunto "Mi sento fortunata ad avere una persona come lui accanto a me. Io sono profondamente innamorata". Onestini ha provato a consolarla: "Lui è molto riservato e ha deciso di comportarsi così".