GF, Luca Calvani commosso per la madre: “Il dolore torna anche nei momenti belli, non posso più raccontarglieli”
Uno dei temi che spesse volte viene affrontato al Grande Fratello è quello del rapporto con i genitori, l'amore per la propria famiglia è al centro dei racconti di molti inquilini. Ed è così che nella puntata di lunedì 23 settembre, Luca Calvani ha parlato a cuore aperto del rapporto con i suoi genitori, che da tempo non ci sono più, ma che lui rivede sempre, accanto a lui, in molti momenti della sua vita.
Luca Calvani parla dell'amore per i suoi genitori
Alfonso Signorini chiama Luca Calvani in Mistery e dopo avergli mostrato una clip nella quale parla dei suoi genitori: "Sono figlio di un amore grande" dice l'attore che aggiunge: "Ci sono momenti in cui il dolore torna, anche nei momenti di felicità, perché non posso più raccontarglieli" e il conduttore gli chiede di parlarne:
Credo che tanto dell'amore che i nostri genitori di danno, li riviviamo quando diventiamo genitori, con la nascita di mia figlia, c'è stato uno spartiacque, ti fa rivalutare il tempo, i sacrifici che hanno fatto. Ho la fortuna di avere tre sorelle e un fratello, nel giorno degli anniversari ci scriviamo dei messaggi, lo mi ricordano tante cose bellissime. Qui, in questa casa, ho la fortuna di stare a contatto con il dolore degli altri. Il dolore se si elabora si può trasformare in qualcosa di importante, diventa quelle fondamenta su cui possiamo costruire qualcosa nella vita.
La riflessione di Alfonso Signorini
A questo punto, dallo studio interviene Alfonso Signorini, che non ha mai nascosto di aver avuto un legame fortissimo con sua madre e infatti dice: "Una cosa ingiusta che io non riesco a spiegare è solo che noi ci rendiamo conto di tutto questo amore quando siamo adulti, durante la nostra giovinezza non ci rendiamo conto di quanto i nostri genitori ci amino e il fatto di ritrovarsi adulti, con questa consapevolezza, senza poterglielo più dire, è una cosa che non ho risolto".
Il rapporto di Luca Calvani con sua madre
Ritornando a Calvani, quindi, gli chiede se con sua madre sia riuscito a parlare di tutto, anche della sua bisessualità:
Ci siamo parlati, è avvenuto quando avevo 19-20 anni, la sua prima reazione era sconvolta, ma è durato 40 minuti, ha voluto sapere tutto, ha voluto conoscerlo, si scrivevano, anche quando io ero in America. Io l'ho saputo solo dopo. Siamo un po' gelosi di questi ricordi, vi ringrazio.
E ancora, riferendosi al fatto che lui riesca a sentirli dappertutto: "Sento questa emozione forte che mi sale, la natura è un grande canale, però spesso li vedo anche negli altri se riesco a sospendere il giudizio, riesco a vederli, se c'è qualcosa che ci irrita di qualcun altro, significa che è qualcosa su cui possiamo lavorare".
La commozione di Cesara e le parole di Beatrice Luzzi
Il tema della perdita dei genitori, tocca piuttosto da vicino sia Cesara Buonamici che ha perso da poco sua madre, sia Beatrice Luzzi che proprio mentre era nella casa, ha dovuto affrontare la perdita di suo padre. La giornalista di Canale 5, quindi, dice commossa:
La cosa più bella che ci può capitare è avere il sostegno della nostra madre, io l'ho avuta sempre accanto con questo sostegno, sono sempre passate in secondo piano le mie paure, i miei difetti, questo sono le madri, le paure scompaiono, i problemi, vincono sempre l'amore che ci danno.
Interviene anche Beatrice Luzzi che, un po' smorzando l'emozione del momento chiede: "L'unica cosa che mi viene da dire, c'è qualcosa che mi ha sorpresa di lui, il fatto che lui abbia detto di voler diventare quello che loro si aspettavano da lui, non me lo aspettavo, considerando una mamma così aperta, forse voleva solo che andassi per la tua strada?". Arriva prontamente la risposta del gieffino che dice:
Quello è un segmento di una lettera, ho una lettera scritta di mia madre a 20 anni, lei mi diceva sono orgogliosa di te, che la serenità che hai negli occhi, sia merito nostro, i genitori vogliono la felicità dei figli. Penso che tutti i genitori debbano volere questo per i propri figli, spero di essere quello, una brava persona.