Gerry Scotti: “Mio figlio Edoardo è stato molto maturo, mi è stato vicino in un momento difficile”
Ospite di Verissimo nella puntata di oggi, domenica 6 ottobre 2024, Gerry Scotti, pronto per la nuova edizione di Io canto Generation. Il celebre conduttore – al timone de La Ruota della Fortuna, tutti i giorni su Canale5 – con Silvia Toffanin ha ripercorso la sua carriera prima di parlare dell'amore per il figlio Edoardo e per i nipoti, Virginia e Pietro.
Gli esordi come modello e l'amore per la famiglia
"Nessuna fatica per il mio lavoro. Io poi ho i miei sabati, le mie domeniche, i miei pomeriggi da dedicare ai nipoti. I lavori duri sono altri". Gerry Scotti, ospite di Verissimo, ha raccontato dei suoi esordi. Lavorava come modello di mani: "Mamma lo sapeva, ma ci teneva che io mi laureassi. Non riuscii a dare gli ultimi esami. Ho provato con un'università a Pavia, ma non mi convalidarono gli esami. Sono stato pigro, non ho fatto più nulla. Mio papà c'era a pranzo, lavorava di notte". Il celebre conduttore è nonno di Virginia e Pietro, che ama tanto. Ha raccontato: "Per mia nipote sono un hit parade. Quando è nata, in ospedale, mia nuora aveva la tv accesa su Caduta libera, la bambina ha sempre fatto la sua pappa della sera con la voce del nonno. Pietro ha 2 anni, prima di guardava come un oggetto strano. Ora è diventato tenero". Con gli anni ha smesso di nascondere le sue emozioni, ha dichiarato:
Mi sono lasciato andare nel mostrare le mie emozioni. Veniamo da una cultura, da una generazione che voleva produrre il super uomo. Era brutto se il maschio mostrava i suoi sentimenti.
"Mio figlio non è un fanatico delle mie trasmissioni" – ha poi aggiunto sul rapporto con Edoardo, suo figlio – "Però è un profondo conoscitore del costume televisivo, quando mi fa qualche osservazione la fa con forte senso critico. Prima di criticare gli altri, critica suo padre. Sono felice che sia fatto così. In un momento difficile, è stato molto maturo. Mi è stato vicino. Quando siamo rimasti soli, mi ha aiutato a capire cosa significava essere padre di un figlio di 10, 12 anni".
Il ricordo di Mike Bongiorno
"Dopo aver scattato la foto con lui quando conducemmo insieme Striscia, mi inginocchiai ai suoi piedi e lui disse "Sei il mio erede". Lui lo diceva anche per allungarsi la carriera. Avevamo un rapporto schietto, rispettoso. Lui era simpatico e burbero, stava al gioco ma era preciso. Quasi in ogni incontro se ti aveva trattato bene, finiva con un rimprovero. Aveva sempre un'osservazione da fare. Poi scoprii che era un vero professionista, preciso nello sport, nella vita. Feci una dedica sul catalogo che porta le sue foto, scrissi "Era un uomo del primato". Non trattava nessuno con superiorità. Quest'anno avrebbe compiuto 100 anni". Così Gerry Scotti ha ricordato Mike Bongiorno dal quale ha ereditato il suo sogno, il timone de La ruota della fortuna. Oggi il celebre conduttore conduce nell'access prime time di Canale5 il famoso game show:
Era un mio sogno. Lo dicevo spesso, poi qualcuno dai piani alti deve aver letto qualche intervista. Mi telefonò e mi disse "Ho preso un bel regalo per il tuo compleanno". Mi dissero che avevano ripreso i diritti della Ruota della fortuna.