Gerry Scotti a CTCF: “Bloccato a letto con il colpo della strega, mandai Pippo Baudo a quel paese”
Gerry Scotti per la prima volta sul NOVE stasera, domenica 1 dicembre 2024, è stato ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa. "Piersilvio ci sta guardando" ha dichiarato e insieme al conduttore del talk hanno salutato l'ad di Mediaset. Scotti, nel corso dell'intervista, ha raccontato un aneddoto su Pippo Baudo: "Mi chiamò ma io pensavo fosse uno scherzo, così lo mandai a quel paese".
L'intervista di Gerry Scotti a CTCF
A Che tempo che fa Gerry Scotti ha ricordato i suoi inizi. "Ho cominciato la mia carriera nel mondo dello spettacolo nell’82 perché ascoltai Cecchetto che mi consigliò di fare la radio, io gli diedi retta anche se stavo per partire per gli Stati Uniti". Andò con lui a Milano2 per conoscere Berlusconi. "Quando incontrai Silvio Berlusconi mi bloccai. Rimasi fermo. Cecchetto gli andò vicino per salutarlo. Scherzò "Claudio, se me lo dicevi prendevo il mio ragioniere". Capii che scherzava, fece in modo che io sentissi. 35 anni dopo, al funerale di Raimondo Vianello, mi chiamò e mi disse "Vedi, io tanti anni fa ti dissi che somigli al mio ragioniere. Ma io ovunque io sia, quando accendo la tv, se c'è la tua faccia mi sento a casa", le parole. Il celebre conduttore ha poi ricordato un aneddoto che riguarda Pippo Baudo. OdeonTv lo chiamò per proporgli il format de La Ruota della Fortuna. Si prese dei giorni per pensarci ma fu colpito dal colpo della strega. Mentre era sul letto, impossibilitato a muoversi, lo chiamò Pippo Baudo, ma pensava si trattasse di uno scherzo. "Suonò il telefono, alzai la cornetta ed era Pippo Baudo. "Ho saputo che stai pensando cose che non vanno bene", io pensavo fosse uno scherzo di Fiorello e attaccai mandandolo a quel paese. Mi richiamò la sua segretaria. "Non devi fare scherzi, la tua casa è qui" mi disse Pippo. Non firmai per La ruota della fortuna, ma l'ho fatta quaranta anni dopo" ha raccontato.
Il ricordo di Mike Bongiorno
Ricordando Mika Bongiorno, Gerry Scotti ha poi raccontato: "Mi sgridava per le cravatte. In Sardegna, ero nel mio gozzo, e verso mezzanotte, ero in pigiama. Arrivava la macchina con il comandante di Mike, si avvicinava al mio gozzetto e mi chiedeva se ero sveglio. Il signor Mike voleva parlarmi. Accendeva il sigaro e parlavamo di tutto tranne che di lavoro". Il conduttore, tornando sulle cravatte, ha spiegato che spesso quando non le indossava, Bongiorno si incuriosiva: "Quando, però, non la mettevo, mi chiedeva il motivo. Lui è stato un uomo curioso e gentile fino alla fine".