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Geppi Cucciari commossa per la storia di Lucy Salani, 98enne trans sopravvissuta ai lagher

Geppi Cucciari si commuove durante la puntata di “Che Succed3” in cui ha avuto come ospite Lucy Salani, donna transessuale di 98 anni sopravvissuta ai campi di concentramento, che ha raccontato la sua storia.
A cura di Ilaria Costabile
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Momento di commozione per Geppi Cucciari, la conduttrice durante la puntata di "Che Succ3de?" su Rai3 dedicata al Giorno della Memoria, non riesce a trattenere le lacrime dopo aver avuto come ospite Lucy Salani, donna transessuale di 98 anni che è sopravvissuta ai campi di concentramento.

La storia di Lucy Salani

Punita per diserzione e omosessualità, fu rinchiusa a Duchau, da cui fu liberata nel 1945. Intervenuta nella trasmissione nella fascia pre-serale di Rai3, Lucy Salani, nata come Luciano, ha raccontato la sua storia che è stata anche oggetto di un film documentario "C'è un soffio di vita soltanto" di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini. La 98enne ha ricordato i momenti più difficili della reclusione nei campi e ha parlato di come ha vissuto la sua transessualità:

Prima portavo i cadaveri, poi ho lavorato alla stazione di Monaco dove facevo i binari. Alla fine mi hanno sparato, ma sono sopravvissuta. La mia paura più grande? Di essere viva. Volevamo tutti morire, ma eravamo troppo vivi per poterlo fare perché avevamo paura del dolore, ma avremmo voluto morire tutti. Mi ha aiutato la forza di volontà, la forza del domani, la forza di essere liberata. Quando ero lì ho più volte perso la speranza, dicevo ‘qua ci lascerò il mio cadavere’. […] Come ho vissuto la transessualità negli anni 30? Purtroppo è stato brutto, qualche volta ho preso qualche ceffone e qualche calcio. Non ho mai cambiato il mio nome, tutt’ora mi chiamo Luciano nei documenti. Questo perché lo considero un nome sacro, me lo hanno dato i miei genitori, non posso cambiarlo!

La commozione di Geppi Cucciari

Un racconto toccante e dinanzi al quale Geppi Cucciari, una volta chiuso il collegamento, si è lasciata andare ad un momento di commozione, coprendosi il volto per non mostrare le lacrime che, già qualche istante prima, le avevano illuminato gli occhi. Prima di salutare la sua ospite, però, le chiede di lanciare un appello ai giovani di oggi, al quale Lucy Salani risponde: "Ai giovani di oggi dico di continuare a lottare come ho fatto io, non ci sono i campi di concentramento, ma non devono arrendersi perché devono capire che noi siamo esseri umani". 

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