Gaffe di Salvini in Tv col presidente dell’Unione Italiana Ciechi: “Sarà il nostro occhio in Senato”
"Le parole sono importanti", è l'antico adagio morettiano applicabile a molti contesti. Non ne è esente la politica, dove una gaffe apparentemente lieve e dimenticabile, assume proporzioni ben diverse se calata nell'ambito della campagna elettorale. Ecco perché tocca evidenziare lo scivolone involontario di Matteo Salvini a Porta a Porta, con il leader della Lega che ha approfittato dell'invito di Bruno Vespa ai leader a portare con sé in trasmissione per il suo speciale un altro dei candidati.
Il candidato della Lega Mario Barbuto a Porta a Porta
La scelta strategica di Salvini è ricaduta su Mario Barbuto, presidente dell'Unione Nazionale Ciechi, seduto al tavolo con Vespa e il segretario leghista per tutta la durata dell'intervento di Salvini a Porta a Porta. "Visto che ci sono leader su leader io ho preferito presentare una squadra – dice il leader leghista – e un tema che riguarda milioni di italiani e che di solito in campagna elettorale scompare. Mario Barbuto non è un vip, non è un uomo da talk show, probabilmente non è famoso. Chi è Mario Barbuto? È il presidente dell'Unione Italiana Ciechi perché ci sono milioni di italiana con disabilità fisica e non solo – pensiamo all'autismo – quindi ho preferito parlare di meno e ascoltare di più".
La gaffe di Salvini
Fin qui tutto bene, si direbbe citando un vecchio film, ma l'imprevisto è dietro l'angolo e Salvini non fa in tempo a evitarlo: "Parlando con Mario – prosegue lui – si capisce un mondo che teoricamente è al buio, però portarlo con me in Senato sarà una speranza, un occhio, un futuro per milioni di italiani spesso dimenticati". Tralasciando la chiusura del discorso, in cui Salvini compara l'inclusività verso gli immigrati con quella per le persone disabili, come se le due cose si escludessero vicendevolmente, è quasi superfluo evidenziare la gaffe per la quale Salvini è diventato oggetto di scherno sui social.
Lo scivolone di Salvini, naturalmente involontario, non delegittima la scelta di inserire nelle liste della Lega Mario Barbuto. La cosa potrà legittimamente avere una ricaduta elettorale positiva ma fare determinate scelte, che puntano a colpire l'elettorato, comporta inevitabilmente un'attenzione maggiore per la sensibilità di chi le compie. E la sensibilità, spesso, si traduce in ciò che si dice, soprattutto involontariamente.