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Francesco Borgonovo e l’outing di Parente: “Io gay? Affari miei, mai attaccato gli omosessuali”

Ospite di Cartabianca, il giornalista de La Verità parla dell’outing fatto dall’ex collega e scrittore, che giorni fa ha raccontato della sua presunta omosessualità. Lui risponde secco: “Nessuno deve essere messo in condizione di confermare o smentire queste cose qui”.
A cura di Andrea Parrella
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Francesco Borgonovo torna a parlare in pubblico della vicenda che lo ha coinvolto nei giorni scorsi. Il giornalista de La Verità risponde a Cartabianca rispetto a quanto detto dallo scritto Massimiliano Parente, che la scorsa settimana, attraverso un tweet, aveva fatto outing a Borgonovo, affermando che il giornalista fosse omosessuale. Ospite del programma condotto da Berlinguer, Borgonovo ha detto: "Quello che faccio io nel mio privato credo non debba interessare a nessuno", per poi riferirsi alle affermazioni di Parente come una "sgradevole e violenta intrusione" nel suo privato.

Parente ha utilizzato Twitter per parlare dell'ex collega, sottolineando come Borgonovo gli avesse confidato la sua omosessualità quando i due lavoravano al giornale Libero. “Nessuno deve essere messo in condizione di confermare o smentire queste cose qui”, ha aggiunto Francesco Borgonovo, che ha ribadito il suo pensiero anche in relazione all'intento dichiarato da Massimiliano Parente, ovvero far emergere l'ipocrisia del giornalista per le sue presunta posizioni omofobe:

“Io sarei un omosessuale che contemporaneamente attacca gli omosessuali. Non ho mai attaccato gli omosessuali, non ho mai offeso i diritti di nessuno, a meno che uno non reputi un diritto l’utero in affitto, che non è un diritto ma un reato. O a meno che uno non reputi un diritto far cambiare sesso a un bambino di sette anni. Il problema è che c’è una parte politica che stabilisce che esistono dei diritti che non si possono discutere perché l’hanno deciso loro. Se tu sei contro, allora sei il peggio e ti meriti qualsiasi tipo di violenza”.

Borgonovo ci ha quindi tenuto a tracciare una linea di demarcazione tra l'orientamento sessuale e le posizioni politiche: “Se decidiamo che, in base all’orientamento sessuale, all’etero corrisponda un certo tipo di pensiero e all’omosessuale un altro tipo di pensiero, significa che non può esistere un omosessuale contro l’utero in affitto o un etero a favore? Se dici cose che non rientrano nel perimetro delle cose presentabili, allora vale tutto, anche entrare nella tua vita privata. Poi quello che faccio sono affari miei”.

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