Si fa presto a dire queen. In molti avevano sperato che Gabriela Chieffo fosse la predestinata di questa edizione di Temptation Island, colei che avrebbe ribaltato le sorti dell'amore tossico tenuto in piedi con il fidanzato Giuseppe Ferrara, e invece no. È stata Francesca Sorrentino ad aggiudicarsi scettro e corona del titolo ironico che spesso sui social si affida a persone o personaggi che si distinguono per condotta. Lei che ha avuto la forza di liberarsi di una dipendenza affettiva, quella che aveva deciso di affrontare sotto l'occhio vigile delle telecamere.
Il fidanzato da due anni, Manuel Maura, l'aveva lasciata ben cinque volte e durante il falò di confronto finale le ha enumerate con imbarazzante orgoglio. "Non voglio che diventi la sesta", la minaccia velata di una exit strategy sempre pronta a risolvere un rapporto di coppia che faticava ad essere tale. "Io sono sempre lì che aspetto e lui forse di questo se ne approfitta. Sono esausta e vorrei che Manuel avesse chiaro ciò che vuole, se stare con me o no", aveva dichiarato nel video di presentazione. Alla fine del percorso, ha capito che era lei a non volerci più stare, facendo la scoperta più importante che potesse capitarle. Poteva dire basta, riscrivere il finale della sua storia, sentirsi risolta, per una volta, nella scrittura in solitaria.
Sembra banale, ma non lo è. Nei rapporti possono crearsi gabbie dalle quali è difficile uscire, con grate spesse e resistenti che impediscono di scorgere una vita diversa. Capita anche di non sentirsi nemmeno così capaci di rendersi felici quanto fa il proprio partner, seppur claudicante nei sentimenti e nelle intenzioni. A complicare tutto, la paura latente di scoprirlo, di soffrire il peso del mondo esterno prima ancora di affacciarsi a una finestra. Questa sensazione rientra nei limiti di una dipendenza che ostruisce i propri sensi a favore di quelli dell'altro. Nonostante sia un programma televisivo e con tutte le riserve del caso sul futuro (chissà che la coppia non lasci il passo a un colpo di scena nella prossima puntata, presentandosi nuovamente insieme), Francesca ha incarnato l'ideale di rivalsa a cui molte donne (o uomini, a parti inverse) aspirano nel picco massimo di una sopportazione portata all'estremo.
Quel sorrisetto compiaciuto di Francesca, che si libera della zavorra di una dipendenza confusa per amore, ha appagato chiunque abbia provato almeno una volta nella vita la sensazione di non sentirsi abbastanza senza un partner disposto a completarlo/a. E anche se resta indiscutibile il ‘facile a dirsi, difficile a farsi', ché non tutti abbiamo le stesse capacità o viviamo le medesime condizioni affettive, vedere che riprendersi da un processo tossico è così rigenerante, rincuora. Ci riesce naturalmente, mostrando il lato più bello della consapevolezza che risolve in un attimo il dubbio, il contrasto, le domande su quanto si faccia bene o male a rinunciare a quell'amore. In un attimo, tutto cristallino: "Manuel vuole la sua libertà, per me non ha più senso stare qui", falcata verso la duna più vicina e una ventata di leggerezza che, se permanente, potrà finalmente donarle un ristoro duraturo.