Fiorello: “Varietà in prima serata? Se lo facessi sparirei per un anno, ora non ci penso”
Tornerà dal 6 novembre l'appuntamento quotidiano con Viva Rai2, programma rivelazione della scorsa stagione con cui Fiorello è tornato definitivamente in Tv. Il 30 ottobre c'è stata la conferenza stampa di lancio. Oltre a Fabrizio Biggio e Mauro Casciari erano presenti anche l'amministratore delegato Sergio, il direttore prime time Ciannamea e il vicedirettore Fasulo.
L'ad Roberto Sergio ha ribadito, che era stato ospite di Fiorello nei giorni scorsi ad Aspettando Viva Rai2, ha sottolineato: "Questo format alimenterà altri programmi in una chiave multipiattaforma. Andrà a inserirsi nelle reti, radio Tg. Questa è anche la forza di Rosario. Sappiamo già che sarà presente lì tutta la settimana". Ciannamea a sua volta ha parlato di numeri: "Strepitosi lo scorso anno, c'è un dato che va sottolineato, quasi il 26% di share sul pubblico dei 25-34enni, target importantissimo per tutti noi". A sua volta Fasulo ha parlato di Viva Rai2 come "un fenomeno che non ha eguali e similitudini nel mondo dell'intrattenimento internazionale. La creatività partiva 21 anni fa quando Rosario arrivava in Rai con Ballandi ed era principalmente un monologhista. In 20 anni ha avuto la capacità di capire dove e come andare a spostare la bolla dell'intrattenimento".
"Lo scherzo di Fedez? Pensato il giorno stesso"
Fiorello ha subito scherzato con Sergio: "Se Fagnani con Belve va al NOVE vado sotto casa e buco le ruote a Mentana". Poi parlando del programma ha celebrato il clima di Viva Rai2: "Tutto è all'insegna del cazzeggio, qualche cosa confermeremo, altre no. Lo scherzo fatto a Fedez è stato pensato quel giorno stesso, dalla telefonata di un amico".
La guerra e il bisogno di svago, Fiorello dice la sua
Inevitabile che nei passaggi iniziali della conferenza ci sia un'allusione a come, nell'essere diventato anche un surrogato di Tg in chiave satirica, Viva Rai2 possa produrre una percezione distorta rispetto ai fatti terribili che arrivano dal Medio Oriente: "Non si può scherzare su tutto, lo sappiamo tutti. Cercheremo di fare il nostro, non dico quello che sappiamo fare, ma quello che ci hanno chiamati a fare: regalare buon umore. Credo che 45 minuti senza riferimenti a tutto quello che ci sta angosciando, perché siamo angosciati per le notizie che arrivano dai Tg. Perché dovrei esprimermi su cose su cui non sono preparato? Oggi ognuno dice la sua su quello che sta accadendo. È una cosa terribile fare il gioco delle parti, siamo tutti devastati da quello che sta accadendo. Anche perché qualsiasi risposta dai sei tacciabile, io parteggio per la soluzione di questa situazione, ma chi dovrebbe risolverla? Io non ci credo più, siamo arrivati al capolinea, qua se non stiamo attenti succederà qualcosa che va oltre il drammatico. Io, Rosario Fiorello, chi sono per dire qualcosa? Mi limito a provare dolore e indignazione davanti alle immagini che vedo, bambini che muoiono, a qualsiasi fazione appartengano".
"Viva Rai2? Solo il Karaoke mi ha dato certe emozioni"
Alla domanda sulla collocazione di Viva Rai2 nella sua personale classifica dei programmi più belli realizzati, Fiorello non ha dubbi: "Si può pensare che la cosa più bella fatta sia il varietà del sabato sera, ma per me fare Viva Rai2, andare in giro per strada quest'estate dopo il programma, incontrare famiglie e vedere bambini in età pre scolare che mi chiedono la foto, mi ha fatto pensare. Io non ho mai avuto un pubblico così. Incontrare gli amici di mia figlia che ti salutano, vedere degli anziani che ti dicono di svegliarsi presto tutte le mattine, è cosa rara. Un pubblico così eterogeneo non l'ho mai avuto, forse il karaoke. Con questa trasmissione abbiamo trovato una chiave che accontenta un po' tutti. Delle cose che ho fatto in passato, Viva Rai2 è certamente sul podio". E aggiunge: "Ho 63 anni, all'inizio col web ero compulsivo ma ai primi insulti mi sono allontanato. Se guardate i miei social non troverete mai la pizza con la famiglia o il compleanno, solo cose di lavoro. Facebook l'ho saltato, sono andato direttamente su Twitter e quando ho capito che avrei potuto fare contenuti da solo, ho cominciato a provare. Quello che oggi è diventato Viva Rai2 nasce nel 2010, quando facevo i filmati al piccolo bar di Roma".
L'addio a Via Asiago: "Non siamo stati sfrattati, siamo andati via"
Capitolo via Asiago, dove il programma era stato realizzato nella scorsa stagione, prima che alcuni abitanti della zona si lamentassero del frastuono e il caos. Vicenda poi risolta con il trasferimento al Foro Italico: "Non siamo stati sfrattati, ce ne siamo andati, che è diverso. Io non volevo più stare lì, perché vedere inquilini di via Asiago al bar nuovo, ci ha fatto capire che gli mancavamo. Poi lo abbiamo sempre capito che potesse essere un problema, noi facevamo casino e se ti metti nei panni di chi sta lì lo capisci che uno vuole dormire. Noi avevamo preso tutte le contromisure, niente musica all'esterno, però il pubblico proveniente da tutta Italia, i fan della Pausini che arrivarono alle 3 di notte, si poneva un problema. La sola cosa su cui me la sono presa, qualcuno disse che noi lasciavamo sporco e questo non è vero, è un insulto alla Rai e ai lavoratori dell'azienda che ogni giorno provvedevano a lasciare tutto come era stato trovato. E poi parliamo di pulizia a Roma?".
Fiorello a Sanremo: "Sarò sul palco solo al sabato sera"
Si apre anche la parentesi, inevitabile, di Sanremo. Dopo che l'ad Sergio dà per certa la presenza di Fiorello all'esterno dell'Ariston nella settimana del Festival, arriva la domanda sempiterna di una conduzione in solitaria di Sanremo: "Non è il mio mestiere, io dopo la quarta canzone mi sarei già stufato. Io ho fatto cinque Sanremo di fila, quest'anno ci andremo con ogni probabilità. Ma non è semplice, già solo Luca Tommassini è una finanziaria. Certo, stare lì davanti all'Ariston, è una bella cosa. Con Amadeus ho un accordo, io quest'anno sarei dovuto andare lì solo il sabato sera, per portarlo via e dire basta. La regola resta, non salirò sul palco, ma potrò entrare all'Ariston tranne che al sabato sera". Poi sulla prossima edizione aggiunge ironicamente: "Per Sanremo ho parlato con Conti e gli piacerebbe tornare".
Fiorello ovunque, mentre un tempo spariva
Infine l'iper presenzialismo, dopo anni in cui Fiorello ha ragionato per sottrazione di se stesso, sapendo che non esserci significava sostanzialmente essere ovunque. Da qualche anno non riesci più a farlo, è praticamente ovunque. Cos'è cambiato? Gli chiediamo: "Valeva quando dovevi fare un certo tipo di Tv, creare l'evento, i varietà del sabato sera o del lunedì, come quello che ci siamo inventati ormai dieci anni fa. Se volevi creare l'evento dovevi letteralmente sparire, ma poi il mondo è cambiato e non è stata una mia scelta specifica, oggi essere ovunque risponde alla necessità di lanciare un programma che va in onda alle 7 del mattino perché non è facile mettere la sveglia per un programma Tv. O lo ricordi alle persone o non arrivano, un programma di prima serata lo vedi anche per sbaglio, alle 7 del mattino no. È un orario in cui ci sono appuntamenti diversi, dal rullo di Canale 5 al Tg1 e quest'anno sarà più difficile dell'anno scorso perché il pubblico vuole guardare le notizie vere. Esserci è conseguenza del tipo di trasmissione giornaliera, ma se facessi il varietà classico di prima serata, non mi vedreste per un anno intero. Se quei tempi torneranno, lo capirò, ma adesso no".