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Fiorello: “Ho urlato io ‘Viva l’Italia antifascista’ alla Scala, La Russa ha avuto un mancamento”

Rosario Fiorello nel suo VivaRai2 fa ironia sul Don Carlo e l’urlo alla Prima della Scala: “Non ce l’ho fatta e ho urlato ‘Viva l’Italia antifascista!’. La Russa ha avuto un mancamento, il sindaco di Milano Sala si è alzato a prendere un po’ d’acqua”.
A cura di Gaia Martino
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La sveglia di ‘VivaRai2!' è suonata anche questa mattina, nel giorno dell'Immacolata. Rosario Fiorello dal Glass insieme a Biggio e Mauro Casciari ha condotto il mattin show più amato dagli italiani in diretta su Rai Due dal Foro Italico in versione ‘natalizia'. Prima di ballare con la figlia Angelica, lo showman ha aperto la puntata ‘festiva' parlando della Prima alla Scala di ieri: "Ieri ero a vedere il Don Carlo visto che Mattarella non poteva. Mi ha detto ‘ci vai tu?' e io sono andato e tornato con un aereo privato fornito dal Ministero della Cultura", ha ironizzato.

Le parole di Fiorello

"Sono state 4 ore e 13 minuti di applausi, sono andato al centro grandi ustionati per le mani…" ha scherzato Fiorello parlando della Prima alla Scala tenutasi ieri e andata in onda su Rai1. Il conduttore ha poi rivelato ironicamente: "Ad un certo punto, dopo l'inno italiano, non ce l'ho fatta e ho urlato ‘Viva l'Italia antifascista!'. La Russa ha avuto un mancamento, il sindaco di Milano Sala si è alzato a prendere un po' d'acqua, la senatrice Liliana Segre gli teneva la fronte mentre il presidente del Senato diceva ‘Liliana, aiutami tu!'". "Tra l'altro – ha concluso – stanno indagando perché si è sentito un altro urlo fortissimo: ‘Viva il Ponte sullo Stretto!'. Nessuno ha ancora capito chi fosse…'". Il riferimento è a quanto accaduto durante la cerimonia quando, dopo l'Inno di Mameli, qualcuno ha urlato "Viva l'Italia Antifascista".

L'urlo alla Scala e la reazione di Salvini

Al termine dell’Inno di Mameli, al Teatro alla Scala di Milano durante la Prima, in sala si è levato un grido Viva l’Italia Antifascista. In sala erano presenti numerosi personaggi illustri come Pedro Almodovar, poi la senatrice Liliana Segre e i politici, da Ignazio La Russa e Matteo Salvini al sindaco di Milano Giuseppe Sala. Dopo l'episodio Salvini ha così commentato: "Se uno viene alla Scala ad urlare o agli ambrogino a fischiare ha un problema. Alla Scala si viene per ascoltare, non per urlare", aggiungendo di aver trovato l'opera "bellissima".

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