Fiorello fa il boom di ascolti e inguaia il Tg1, ma così Viva Rai2 può salvare la rete
La prima puntata di Viva Rai2, il nuovo programma di Fiorello, conferma le percezioni delle prime ore portando a casa un successo di ascolti di dimensioni inattese. Lo show del mattino di Rai2 con la puntata di debutto segna 683.000 spettatori con il 14.1%. Una crescita prevedibile rispetto alla media di rete in quella stessa fascia oraria, che si aggirava attorno all'1%. Risultato notevole, favorito certamente dal peso di Amadeus e dalle novità su Sanremo annunciate in diretta, oltre che dall'aspettativa per il ritorno in Tv di Fiorello.
Fatto sta che le dimensioni sono enormi, se si considera che la fascia oraria 7-9 di Rai2 con Fiorello è passata da una media di 95.000 spettatori (2,1% share) di lunedì 28 novembre, a ben 340.000 spettatori e 7,1% di lunedì 5 dicembre. E i numeri non finiscono, perché Viva Rai2 è stato l'evento più visto della giornata su RaiPlay.
Fuortes e Coletta esultano
Grande soddisfazione da parte della dirigenza Rai: “Un grande successo per Fiorello, un grande successo per la Rai: ‘Viva Rai2!’ è una scommessa vinta ed è la dimostrazione che lavorando insieme si raggiungono risultati importanti ”, dice l’Amministratore della Rai, Carlo Fuortes, che aggiunge: “Ringrazio Fiorello di aver accettato questa sfida, regalando agli italiani un risveglio fatto di leggerezza, buon umore e intelligenza. Proprio da Servizio Pubblico. Il ringraziamento va anche a tutte le grandi professionalità aziendali che hanno contribuito e contribuiranno a questo progetto”.
Prosegue Stefano Coletta, a capo del genere Intrattenimento: "Portare quella fascia dall’1 al 14 di share sul secondo canale sa quasi di prodigio. E’ un progetto di grande senso, espressione piena dei doveri del Servizio Pubblico radiotelevisivo. Un morning show che unisce informazione, intrattenimento, scrittura e improvvisazione".
Parole aziendaliste e di unità, ma i numeri di Fiorello rischiano di creare un problema in Rai, visto che il pensiero di tanti dopo la pubblicazione dei dati di ascolti è volato a quanto accaduto con il Tg1 nelle scorse settimane.
Come qualcuno ricorderà, infatti, lo show di Fiorello era inizialmente previsto come uno spazio nel mattino di Rai1, destinato a intervallare i vari spazi informativi della rete. Poi in seguito a una esplicita protesta del cdr del Tg1 ("uno sfregio al nostro impegno", era stato definito) il progetto era stato dirottato sulla seconda rete. Il chiarimento c'era stato, ma lo stesso Fiorello aveva sottolineato non fosse necessario quel comunicato contro di lui.
Il calo di Rai1 nella stessa fascia
Qualora gli ascolti di Viva Rai2 dovessero proseguire a questa andatura, il tema al Tg1 diventerebbe il classico elefante nella stanza. Insomma, pur trattandosi di due contenitori spazi totalmente diversi, Viva Rai2 riesce a spostare una larga fetta di pubblico sulla seconda rete, strappandola di fatto al TgUnoMattina che, nel dettaglio, cala da 676.000 spettatori con il 14.7% di share di venerdì 2 dicembre a 492.000 spettatori con il 10.12% del 5 dicembre. Sono numeri parziali, certo, gli ascolti veri di Fiorello si potranno constatare dopo Natale, ma sono cifre che al momento lasciano poco spazio a interpretazioni e che determineranno una certa ambascia nella redazione del Tg1 e in Monica Maggioni, direttrice della testata.
E se fosse una benedizione?
D'altro canto, se è vero che il progetto di Fiorello avrebbe allargato gli ascolti di Rai1, questo dirottamento forzato su Rai2 può rappresentare una casuale benedizione. Lo spirito corsaro della trasmissione si sposa molto di più con il contesto di Rai2, su cui il presentatore ha scherzato nelle settimane antedecenti alla partenza proprio per gli ascolti bassi. Paradossalmente, al di là delle operazioni programmate e che stanno dando meno frutti del previsto, la salvezza di Rai2 potrebbe passare proprio da Fiorello. E a quel punto sarebbe "merito" del Tg1.