Fiorella Mannoia: “Non ho nulla contro l’autotune se si usa come sonorità, il problema è quando si usa per barare”

Ospite della trasmissione pomeridiana di Rai1 condotta da Francesca Fialdini, ovvero Da Noi…a ruota libera, Fiorella Mannoia ha parlato dell'emozione di cantare in pubblico, che rappresenta la più grande soddisfazione del suo lavoro, soffermandosi poi sull'importanza di ascoltare e conoscere alcuni cantautori che hanno fatto la storia della musica italiana. L'artista, infine, ha parlato anche dell'uso dell'autotune, da alcuni cantanti non accettato, da altri invece contemplato ma entro certi limiti.
Il ricordo di Pino Daniele e Franco Battiato
"La musica di Battiato, Battisti e Pino Daniele rimane impressa nell'anima, lasciando un segno indelebile nelle persone e soprattutto nei più giovani" è così che Fiorella Mannoia ha voluto rendere omaggio a tre personaggi iconici della musica italiana, nei giorni in cui cadono anche degli anniversari importanti, come per Pino Daniele che il 19 marzo avrebbe compiuto 70 anni e Franco Battiato che, invece, il 23 marzo avrebbe festeggiato gli 80. La cantante, che spesse volte si confrontata anche con artisti emergenti ai quali sente sempre di dare consigli preziosi:
Dico sempre agli artisti e ai genitori: fate ascoltare ai vostri bambini le canzoni di Battiato, Battisti e Pino Daniele. Quelle melodie e quei testi gli rimarranno dentro, saranno ricordi indelebili. […] Leggete! Senza leggere è difficile trovare ispirazione. Pensate a ‘Titanic' di De Gregori: non sarebbe mai nato se lui non avesse letto Kafka. Le regole possono essere infrante, ma la coerenza deve rimanere sempre.
Fiorella Mannoia sull'uso dell'autotune
Mannoia, che si sta preparando per il suo tour estivo accompagnata da un'orchestra, parla con Francesca Fialdini dell'emozione che le dà il palcoscenico, che rappresenta la vera linfa vitale del suo lavoro:
Non ho mai contato i miei tour, ho fatto migliaia di concerti. Esibirsi con un'orchestra sinfonica è un'esperienza unica: è come un respiro collettivo, un'emozione straordinaria. Il live è la parte più bella del mio lavoro, perché mi mette in contatto diretto con il pubblico. Cantare in uno studio di registrazione mi annoia; quando lo faccio, chiudo gli occhi e immagino di avere davanti delle persone.
Parlando di spettacolo dal vivo, poi, la cantante si è anche soffermata su un tema molto attuale nella musica d'oggi, ovvero l'uso della autotune: "Non ho nulla contro l'autotune, così come gli arrangiamenti e i riverberi modificano le voci. Se si usa come una sonorità, non c'è nulla di male. Il problema è quando lo si utilizza per barare. Se non sai cantare e lo usi per nascondere le tue mancanze, allora non va bene."