Fiorella Mannoia: “Ero attratta da Fabrizio De Andrè, la prima volta che l’ho ascoltato mi ha cambiato la vita”
Tra i programmi più seguiti del palinsesto Rai, seppur in seconda serata c'è La fisica dell'amore, condotta dal professore di fisica, famosissimo sui social, Vincenzo Schettini che si intrattiene in conversazioni brillanti con ospiti di vario genere. Sullo sgabello del suo studio, si è accomodata anche Fiorella Mannoia, che parlando di sé e della sua passione per la musica, ha raccontato anche di essere stata attratta da personalità come Fabrizio De André.
Il primo ascolto di Fabrizio De Andrè
Fiorella Mannoia è una delle cantanti più amate della musica italiana. Interprete dalla voce inconfondibile e autrici di canzoni iconiche, a Vincenzo Schettini ha raccontato come sin da ragazzina il cantautorato l'avesse catturata, soprattutto le parole di uno dei più grandi artisti italiani, ovvero Faber. La cantante racconta:
Il primo ascolto di Fabrizio per me è stato un ascolto scioccante, avevo 15 anni ed ero attratta dai cantautori, dalle loro canzoni, da quello che dicevano. Ero attratta da Fabrizio De Andrè che mi ha cambiato la vita.
Fiorella Mannoia e l'incontro con i cantautori
Nella sua carriera, una volta compreso che la sua strada sarebbe stata quella della musica, ha avuto la possibilità di conoscere i cantautori dai quali attingeva e che aveva amato in passato:
Ho avuto la fortuna di lavorare con De Gregori, ho avuto la fortuna di conoscere Fabrizio De Andrè, Lucio Dalla, Franco Battiato, Ivano Fossati. Tutte persone estremamente colte, perché non si possono scrivere quelle parole che hanno scritto loro se non le hai lette, non le hai incamerate dentro di te.
La cantante, quindi, continua raccontando che il confrontarsi con queste personalità le ha consentito di migliorarsi spingendosi ad imparare, a studiare, per poter avere una sua opinione, un suo pensiero:
Quando ho avuto a che fare con queste persone, con questi grandissimi cantautori, l'orgoglio mi ha portato a volerne sapere tanto quanto loro e quando parlavano di un libro che non conoscevo, me lo segnavo e appena uscivo dalla conversazione andavo a comprarli, li ho comprati tutti. Non penso che ci sia un'altra maniera per sviluppare il pensiero critico e per essere degli uomini e delle donne pensanti. Bisogna leggere sempre, perché sennò pensano gli altri per voi e questo invece non deve mai succedere.