Federica Sciarelli resta a Chi l’ha visto: “Mi sento utile”, poi parla di Rai e TeleMeloni
Federica Sciarelli resta stabile al timone di Chi l’ha visto. La conduttrice ha dichiarato in un’intervista rilasciata a Repubblica di avere deciso di restare al suo posto dopo qualche tentennamento, già superato un anno fa. “Hanno giocato tanti fattori. Sono una spugna, assorbo il dolore, non è facile. Quando pensavo di lasciare ho chiesto di occuparmi di politica o di libri. Ho parlato con Filomena e Gildo Claps prima di decidere. Facendo Chi l’ha visto? ti senti utile”, ha dichiarato la giornalista che difende la funziona sociale del suo programma. Programma che resta un appuntamento fisso per milioni di appassionati:
Oggi sono tutti cintura nera di telecomando, cercano canali mai visti. Noi siamo sopra il 10% di share. Il mio saluto è stato: ci saranno tante altre puntate. Senza dire “con me”. Quando ho deciso di restare, ho detto al responsabile dei social, Enzo Del Prete, di mettere: “Ci rivediamo a settembre”. E ho letto i commenti: “Non si gioca con i sentimenti altrui”, frasi così fanno piacere.
La decisione di restare in Rai: “Su di me è difficilissimo fare pressioni”
Sciarelli ha spiegato di non sentirsi in una Rai assediata: “Ho scritto al direttore generale Giampaolo Rossi quando insisteva perché restassi: te l’hanno detto che sono atea comunista e materialista? Chi l’ha visto? è un fortino, su di me è difficilissimo fare pressioni. Salvini mi attaccava, la mamma guardava il programma; ho risposto a Gasparri. I giornalisti devono essere liberi e non essere più realisti del re”. Sull’uscita di Fabio Fazio, passato a Discovery già da un anno, aggiunge invece: “Ha fatto una trattativa. A Fabio Fazio non è stato rifatto il contratto dal vecchio Cda, e non c’era TeleMeloni. Mi dispiace tanto che sia andato via”. “Quello che mi dispiace molto è che il vecchio Cda abbia tolto le reti e istituito le direzioni per generi. Non è stata una rivoluzione sana, con Corsini ho un rapporto civilissimo e gliel’ho detto: non è possibile che tutti gli approfondimenti siano nelle mani di una persona. Si deve variare”, conclude la giornalista a proposito degli assetti aziendali in Rai.
La morte di Gianfranco Bonzi: “Perché gli uomini non denunciano le truffe sentimentali”
In seguito alla morte di Gianfranco Bonzi, Sciarelli spiega quali siano i rischi connessi oggi alle sempre più frequenti truffe sentimentali: “Gli uomini non denunciano. Un signore simpatico ci ha detto: “Dai carabinieri mi sono sentito dire: perché questa doveva innamorarsi di lei?”. Vieni anche preso in giro. I colossi della rete potrebbero filtrare con un alert ma se ne fregano. Mi consolo con chi ci contatta per dare una mano a trovare i truffatori”.