Fazio e Annunziata fuori dalla Rai, Antonella Clerici: “Diciamo sempre la verità, ci cacceranno”
La recente settimana Rai segnata dagli addii di Lucia Annunciata e Fabio Fazio sembrerebbe avere ispirato una battuta pronunciata da Antonella Clerici durante la puntata di oggi di È sempre mezzogiorno. La conduttrice non ha mai fatto i nomi dei colleghi né esistono, almeno al momento, indiscrezioni a proposito di una sua imminente uscita dalla rete di viale Mazzini. Eppure la conduttrice sembrerebbe esserci lasciata ispirare da quanto accaduto ai colleghi uscenti.
La stoccata alla nuova Rai del governo Meloni
Durante la puntata trasmessa oggi su Rai1, un’assistente è entrata in studio per sistemare un pezzo di pavimento staccatosi. Antonella, considerata la diretta, si è avvicinata alla donna in studio per vedere cosa stessa accadendo e, rivolta agli spettatori del suo programma, ha spiegato: “Non dobbiamo nasconderci. Noi diciamo sempre la verità, fin troppo. Poi infatti ci cacceranno, ma non importa”. Una frase che, pronunciata nel girono delle nomine Rai, ha acquistato un senso preciso.
Le uscite dalla Rai di Fabio Fazio e Lucia Annunziata
Con l’avvento della nuova Rai, la prima del governo Meloni, Fabio Fazio ha annunciato il trasferimento a Nove e la chiusura di Che tempo che fa. L’addio coinvolge anche la collega Luciana Littizzetto, pronta a passare alla concorrenza insieme a Fazio. Nella giornata di oggi, invece, Lucia Annunziata ha annunciato il suo addio. “Non condivido nulla dell'operato dell'attuale governo, né sui contenuti, né sui metodi. In particolare non condivido le modalità dell'intervento sulla tv pubblica”, ha fatto sapere la giornalista nella sua lettera di dimissioni, “Arrivo a questa scelta senza nessuna lamentela personale: giudicherete voi, ora che ne avete la responsabilità, il lavoro che ho fatto in questi anni. Vi arrivo perché non condivido nulla dell'operato dell'attuale governo, né sui contenuti, né sui metodi. In particolare non condivido le modalità dell'intervento sulla Rai. Riconoscere questa distanza è da parte mia un atto di serietà nei confronti dell'azienda che vi apprestare a governare. Non ci sono le condizioni per una collaborazione dunque. E d'altre parte non intendo avviarmi sulla strada di una permanente conflittualità interna sul lavoro. Spero che queste righe vengano accolte con la stessa serietà da parte vostra. In attesa di indicazioni su se e come concludere la stagione in corso (sul calendario è fine giugno), vi auguro buon lavoro”.