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Fabio Fazio: “Ad Amadeus bisogna dare tempo, la Tv è abitudine. Al Nove mi sento libero”

Il conduttore parla al Corriere a poche ore dalla ripartenza del suo Che Tempo Che Fa sul Nove, vero successo della scorsa stagione: “Una rivincita contro la Rai? Provare questo sentimento sarebbe legittimo, ma a una certa età si impara a non cadere in certe trappole”.
A cura di Andrea Parrella
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Fabio Fazio è pronto a tornare con Che Tempo Che Fa, in onda sul Nove da domenica 6 ottobre. Un programma rinnovato dal successo enorme riscosso nella scorsa stagione, dopo l'addio del conduttore e di tutta la sua squadra alla Rai. Fazio ha lasciato dopo 40 anni l'azienda e oggi, dopo un anno, fa un bilancio in un'intervista al Corriere: "La rivincita sarebbe un sentimento legittimo, ma a una certa età si impara a non cadere in queste trappole, si prendono gli accadimenti della vita per come arrivano. Qui si respira un’aria di ritrovata leggerezza di cui avevo bisogno".

Il sentimento di libertà al Nove e la rivincita sulla Rai

Fazio non nega di provare un sentimento di libertà rispetto al periodo in Rai: "Mi sono toccate transumanze da una rete all’altra con infinite polemiche, ho vissuto momenti non facili, in cui ci si trova — come ovvio — da soli. Ora finalmente posso pensare non a quello che c’è intorno, ma a fare al meglio il programma, una cosa che avevo dimenticato". 

Gli ospiti della prima puntata di Che Tempo Che Fa

Tra gli ospiti della prima puntata Damiano David, Claudio Bisio e Amadeus, che due settimane fa ha fatto il suo debutto sul Nove, seguendo una strada simile a quella che Fazio aveva intrapreso un anno prima. Se per Che Tempo Che Fa i risultati di ascolti sono stati subito debordanti e inaspettati, al di sopra del 10% di share molto spesso, non è valso lo stesso per il conduttore degli ultimi cinque Sanremo, che invece fatica molto a trovare una quadra sotto il profilo degli ascolti. Rispetto a questo Fazio non pare preoccupato: "Ci vuole tempo, la tv è innanzitutto abitudine. Costruire l’abitudine su una rete che non ha mai avuto un game non è immediato, la tv non è trasferimento di pezzi da una parte all’altra, è la costruzione di un racconto. Dategli tempo, la tv non è per niente facile". E aggiunge, proprio sulla reazione di Amadeus ai risultati: "Mi sembra tranquill, l'ho visto più preoccupato per la sconfitta dell'Inter nel derby". 

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