Fabio Fazio: “A NOVE mi sento leggero perché non c’è controllo politico, si lavora per il meglio”
Fabio Fazio è stato un protagonista indiscusso degli ultimi mesi di Tv. Il suo passaggio dalla Rai al NOVE con Che Tempo Che Fa è stato un caso che non si è limitato al solo campo della Tv, ma ha coinvolto la politica e il dibattito pubblico più in generale. Il conduttore, che ha lasciato la Rai dopo 40 anni per passare a un'emittente privata, ha avuto grande appoggio dal pubblico, che ha sostenuto Che Tempo Che Fa anche nella sua nuova collocazione. Inizio di stagione di cui Fazio ha fatto un bilancio in un'intervista a Sette, il settimanale del Corriere della Sera. "In questa fase della mia vita sono nell’ora di disegno libero – dichiara Fazio – Mi sento libero di immaginare senza ostacoli e limitazioni. Libero di fare ciò che penso sia meglio e più giusto. Non che prima non mi muovessi così, ma non avevo questa sensazione di assoluta libertà e leggerezza".
Le parole di Fabio Fazio
Il presentatore ha quindi messo a confronto il nuovo luogo di lavoro con le circostanze precedenti, visto che il suo Che Tempo Che Fa è stato spesso sotto attacco politico: "Mi sento forse più leggero, perché qui non c’è il controllo della politica. Si ha la sensazione evidente di un’azienda che lavora per il meglio. Lavora perché il risultato sia il migliore, per tutti". Uno stato di cose che rende il lavoro molto più dinamico e ricco di entusiasmo, come Fazio tiene a rimarcare:
Io e la mia squadra siamo nella fase dell’entusiasmo. Abbiamo ricominciato esattamente da dove avevamo lasciato, consapevoli di aver giocato un campionato importante per tantissimi anni e di voler continuare a farlo.
Il bilancio di inizio stagione
Fazio non ha quindi nascosto la sorprese dei risultati ottenuti dal suo format storico, che non chiuderà spazi per altri progetti nei prossimi anni: "So che le persone hanno un affetto vero verso di me. Però resta lo stupore per un risultato di questo tipo. Nessuno poteva prevederlo, neanche nella più rosea delle ipotesi”.