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Fabio e Mingo tornano a Striscia ma in un filmato d’archivio: c’è Marcello Gemmato in mutande

A “Striscia la notizia” andrà in onda questa sera un vecchio video nel quale c’è protagonista l’attuale sottosegretario alla salute Marcello Gemmato, che si ritrova in mutande davanti alle telecamere del Tg Satirico.
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Una notizia nella notizia. Fabio Mingo, il popolare duo di inviati da Bari, tornano a Striscia la notizia ma solo per un filmato d'archivio. Stasera, infatti, a Striscia la notizia andrà in onda un vecchio video nel quale c'è protagonista l'attuale sottosegretario alla salute Marcello Gemmato, che si ritrova in mutande davanti alle telecamere del Tg Satirico.

Il servizio di Striscia la notizia

"Questa sera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35) va in in onda il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato come non lo avete mai visto", così recita il comunicato stampa. Ma cosa ci faceva l'attuale sottosegretario in mutande? Striscia spiega: "Correva l’anno 1998, Striscia si occupava di spese pazze all’Università di Bari e, a protestare contro il rettore, c'era proprio Gemmato – allora studente di farmacia – in mutande davanti alle telecamere del tg satirico". Il sottosegretario è balzato agli onori della cronaca per le sue dichiarazioni sui vaccini.

La storia di Fabio e Mingo

Fabio e Mingo sono stati un duo satirico costituito dal brindisino Fabio De Nunzio e dal barese Domenico "Mingo" De Pasquale. Erano gli inviati speciali di Striscia la Notizia dalla Puglia e lo sono stati dal 1997 al 2015. L'esclusione fu annunciata dal Gabibbo nella puntata del 23 aprile 2015, fornendo come motivazione, nelle puntate seguenti, la falsità sostanziale di due servizi della coppia. Sarebbero stati almeno dieci i servizi "falsi". Successivamente, dalle accuse viene scagionato "il buon Fabio", giudicato estraneo. Il 14 dicembre 2020, infatti, Mingo De Pasquale è stato condannato a 1 anno e 2 mesi dal Tribunale di Bari, insieme alla moglie Corinna Martino. Le truffe, come ha stabilito il giudice, sarebbero avvenute all'insaputa dell'altro inviato, Fabio De Nunzio, confermando che sarebbero stati in totale dieci, i servizi costruiti ad arte.

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