Fabio Balsamo: “Sogno un monologo al Festival di Sanremo con Ciro Priello conduttore”

Fabio Balsamo racconta a Fanpage.it l’evoluzione del suo personaggio in The Floor, il game show di Rai2 condotto da Ciro Priello: “La forza che cerchiamo di mettere in atto nel lavoro è quello di scambiarci continuamente i ruoli”. E sul futuro: “Il sogno è fare un monologo al Festival di Sanremo con la conduzione di Ciro”.
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Aprire la stagione televisiva di Rai2 contro un colosso come Temptation Island e consolidare la propria posizione, puntata dopo puntata. Una bella sfida per Ciro Priello e Fabio Balsamo, alla seconda stagione di The Floor – Ne rimarrà solo uno. A Fanpage.it, il "professore tuttologo" del format racconta l'evoluzione del suo personaggio, l'idea di inserire maggiore interazione nel programma, una cosa unica per l'edizione italiana del format. Poi, i progetti per il futuro e i grandi sogni: sul set per Pesci Piccoli 2, seconda stagione per la serie Prime Video che impegna tutto il collettivo The Jackal, e l'ambizione di un monologo al Festival di Sanremo magari con la conduzione di Ciro Priello. Ambizione più che legittima, considerando anche che non c'è ancora nulla di definito per il DopoFestival 2025: "Per noi sarebbe una grandissima occasione. Dipende sempre da che cosa possiamo dare al programma. Non basta avere la vetrina importante, bisogna avere la vetrina giusta". 

The Floor ha ufficialmente aperto la stagione televisiva di Rai2. Lo ha fatto con la la concorrenza di Temptation Island. Voi avete giocato su questo con un promo che fa il verso proprio al format di Canale 5

Mancava giusto la finale della Coppa del Mondo. Diciamo che è chiaro che Temptation Island è un colosso che accentra tanta attenzione degli italiani. Giocarci su è stato un modo per rompere gli schemi.

Ci sono stati grandi cambiamenti nel programma rispetto alla prima stagione. L'evoluzione è soprattutto nel tuo personaggio. 

C'era l'esigenza di un secondo binario più presente. Se Ciro, col suo quiz, ha la linea di conduzione del gioco e dei duelli, io cerco di dare delle nozioni. Conosciamo i concorrenti ma scopriamo, per esempio, anche cos'è uno squalo della Groenlandia.

Quali sono i termini di paragone di chi lavora in coppia? 

Abbiamo preso quella tv che aveva quella copertina di lustrini e di pailletes e l'abbiamo affidata a Ciro. Volevamo che Ciro avesse una comunicazione istituzionale e pulita, mentre io mantengo un po' l'anima The Jackal. Dirompente, cinico, leggermente scorretto. Non si può dire questa cosa in televisione e io la dico, come per esempio "avete rotto il ghiaccio". Abbiamo visto molto di Paolo Bonolis e Luca Laurenti ma come base di struttura. Rispetto a loro, noi siamo quasi l'inverso. Io sono il Bonolis della situazione che con la dialettica spiega le cose, un po' scorretto e un po' carismatico. Ciro, invece, nella sua purezza in alcuni tratti riprende Luca. La forza che cerchiamo di mettere in atto nel lavoro è quello di scambiarci continuamente i ruoli. Non c'è mai un ruolo definito tra me e Ciro. In ogni cosa che noi facciamo insieme, cerchiamo sempre di mettere in atto una struttura differente.

Avresti voglia di fare un programma tutto The Jackal in futuro? 

Noi come collettivo abbiamo il desiderio di fare un programma nostro perché ci piace e ci diverte mettere tutte le fasi all'interno di un programma. Ideazione, post-produzione, promozione – come si è visto con la parodia di Temptation Island. Sì, sarebbe un'occasione in più per il gruppo di giocare insieme in un ambito diverso. Abbiamo sperimentato un po' "Europei in casa The Jackal" qualche anno fa, però, ci piacerebbe strutturare un programma ex novo tutto per noi. Poi, ci sono gli obiettivi individuali di ognuno di noi. I miei restano quello di interprete, magari qualche ruolo drammatico con qualche regista importante. Penso a Ciro, magari in conduzione del Festival di Sanremo, un domani…

Ecco, mi hai bruciato una domanda. 

Io sogno di fare un monologo al Festival di Sanremo, magari in uno presentato da Ciro. Sarebbe bellissimo.

Restando al 2025, il Dopofestival è tutto in fase di definizione.

Per noi sarebbe una grandissima occasione. Dipende sempre da che cosa possiamo dare al programma. Non basta avere la vetrina importante, bisogna avere la vetrina giusta.

Falla girare 2 è un grande successo su Prime Video. Continua il sodalizio con Giampaolo Morelli. 

Giampaolo è una persona di cinema. Scrive il cinema, lo ha recitato, lo recita e fa la regia da un po' di anni. È una collaborazione nata spontaneamente, che si rinnova con ruoli diversi tutte le volte che mi ha chiamato. Lui dà grande dignità al cinema pop, al cinema di genere.

Attualmente state girando Pesci Piccoli 2. Siete tutti lì, i The Jackal, in quello che è forse il progetto più personale del collettivo. 

È il grande progetto scritto da tutti noi, diretto dal nostro direttore artistico Francesco Ebbasta, prodotto dalla The Jackal, interpretato dalla The Jackal, che mette in scena tutta la squadra, non solo i talent ma le pm, i direttori di produzione, quindi raccontiamo a 360 gradi la nostra realtà. È una creatura che sentiamo molto nostra. La prima stagione è andata molto bene e, a maggior ragione, dobbiamo dare qualcosa in più per definire i personaggi. Anche gli autori sono stati molto bravi a scrivere delle linee molto belle, ce la stiamo mettendo tutta.

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