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Enrico Ruggeri: “I cantanti oggi? La maggior parte preferisce passare alla cassa anziché alla storia”

Il cantautore, che presto condurrà un nuovo programma su Rai2 dedicato ad alcuni dei più grandi cantautori italiani, racconta a Francesca Fialdini questa nuova avventura e si lascia andare ad un commento sulle nuove generazioni di artisti.
A cura di Andrea Parrella
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Tornerà su Rai2 nelle vesti di conduttore, Enrico Ruggeri, che nel pomeriggi di domenica 10 dicembre si è raccontato a Da noi… a ruota libera, parlando del programma che andrà a condurre Gli occhi del musicista, un programma che consisterà in un excursus sulle traiettorie di carriera di alcuni dei cantautori più noti della storia della musica italiana.

Enrico Ruggeri e il nuovo programma su Rai2

Nel corso della conversazione con Francesca Fialdini, Enrico Ruggeri ha raccontato il progetto, in continuità con cose che aveva già fatto in passato, ad esempio gli speciali del sabato sera su Rai1. In questo caso il taglio sarà proprio quello dei cantautori: "Racconto storie dei grandi della musica italiana: Toto Cutugno, Sergio Endrigo, Califano, Tenco… Porterò gli spettatori in viaggio con cantautori che hanno segnato la musica italiana. La sfida è quella di parlare di cultura facendo divertire e incuriosire il pubblico". Sei le puntate previste, in onda il martedì a partire dal 12 dicembre in seconda serata, ad eccezione della seconda puntata in onda lunedì 18 dicembre.

E Ruggeri, che cantautore è stato ed è tutt'ora, aggiunge anche una riflessione inerente proprio la condizione emotiva vissuta dall'artista: "Penso che noi dobbiamo sempre un po' soffrire per scrivere canzoni. O quanto meno un po' esasperare, andare a solleticare paure e incubi. In realtà siamo sempre più allegri rispetto a quello che scriviamo".

I cantautori oggi secondo Enrico Ruggeri

Inevitabile una riflessione sulla musica di oggi e l'approccio degli artisti alla professione, con Ruggeri che si dimostra tutt'altro che clemente verso chi si affaccia oggi su questo mestiere: "C'è stata una generazione di cantautori molto efficace: Fabi, Silvestri, Gazzè. Ma ormai parliamo di anni '90… in questo momento, come diceva Giorgio Gaber, c'è chi preferisce passare alla storia e chi preferisce passare alla cassa. Penso ci sia più gente appartenente alla seconda categoria".

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