V per Montesano. L'attore 77enne sarà nella prossima edizione di Ballando con le Stelle, in partenza sabato 8 ottobre su Rai 1. Nessuna dichiarazione ufficiale da parte di Milly Carlucci che non ha ancora annunciato il cast del suo show, ma ad anticipare l'indiscrezione è il sito TvBlog seguito poi dalla conferma de Il Fatto Quotidiano. Perché questo ingaggio sta creando così tanto scalpore sul web? Semplice: Enrico Montesano fin dall'inizio della pandemia si è sempre battuto a suon di "Sveglia!" sui social per combattere il sistema, la dittatura sanitaria, "loro" tutti quelli che "non ce lo dicono". No Vax, No Mask, No Green Pass, Montesano è in buona sostanza la quintessenza del complottista da bar, la tipologia di personaggio che durante i lockdown una brutta mattina ha aperto gli occhi scoprendosi tuttologo: virologo, giornalista d'inchiesta, maître à penser, incitatore alla massima condivisione. Sui suoi profili, si presenta con la maschera di V per Vendetta. A metà strada tra Adam Kadmon e Red Ronnie, la sua illuminazione sulla via delle fake news non ha mai smesso di brillare e prosegue tuttora, figlia di una divulgazione anti-sociale, aggressiva e potenzialmente pericolosissima. Passarci sopra è possibile? Sì. Ma non lo faremo. Perché la quota-complottista, da qualche anno oramai tassa da pagare per moltissimi show della generalista, anche in tempi di minori restrizioni, resta ributtante.
Lo scorso anno fu Mietta. Alla corte di Milly Carlucci, la cantante veniva pungolata dalla giudice Selvaggia Lucarelli proprio in merito alla questione vaccino. Quella dell'artista fu certamente una scelta personale su cui non sindachiamo, anche perché addusse motivazioni di salute al proprio niet. Allo stesso tempo, il passo a due più celebre della passata edizione fu sulle note della Santa Inquisizione: la concorrente, pur tamponata a ogni ingresso in studio, durò in gara quanto un gatto in tangenziale. Nessuno, verrebbe da dire, la ricorda danzare, ma tutti abbiamo memoria della bagarre No Vax che attorno a lei venne creata. E vai con la rumba.
Però è passato un anno. Davanti ai nostri occhi si sono susseguiti video di servizi giornalistici che mostravano le sempre più sgombre piazze delle manifestazioni contro i vaccini e il Green Pass. Inoltre, oggi siamo tornati a una sorta di normalità: uscire di casa non è più tabù, il coprifuoco è un solo un ricordo, i locali restano aperti fin quando gli pare, la gente si è riappropriata della propria città. All'ombra di news su possibili varianti sempre più aggressive e dello spauracchio vaiolo delle scimmie, certo, ma la situazione è per il momento decisamente più serena. Quindi possiamo accettare di vedere in tv un personaggio che, come Montesano, ha trascorso i mesi della pandemia a cercare di peggiorare una contingenza nazionale e globale già di per sé gravissima? È passato abbastanza tempo, oramai, per poterlo concepire alla stregua della caricatura di un'epoca che fu, ma che oramai è in prescrizione?
Montesano arringava le folle, sia tramite social che nelle piazze, alla "disobbedienza civile": in piccolissimo, aveva ricreato suoi personali "V-Day" in cui divulgava il no alle banche, al governo e al Matrix tutto, compreso il canone Rai che incitava a non pagare più. L'attore invitava i propri seguaci a smettere di fare acquisti con la carta di credito, a tenersi lontani dai supermercati e dai ristoranti "battenti bandiera verde" (Green pass). Si auspicava, inoltre, canali televisivi senza più ascolti, persone libere dalla schiavitù dei media e quindi finalmente disposte a "ragionare con la propria testa, per una volta". Nei commenti ai suoi post più recenti, spunta già ora qualche anarchico che gli dà del "venduto" avendo letto della sua partecipazione a Ballando con le Stelle. Notizia oramai virale che l'attore, però, non si è ancora preso ancora la briga di smentire. Tale voce sarà stata messa in giro dai poteri forti per minare la sua credibilità agli occhi delle decine di migliaia di persone che lo seguono sui social, canale Telegram compreso? Improvvisamente criptico, Montesano l'arrizza-popolo del web tace.
E allora a qualcuno toccherà pure parlare: se è vero che le invettive complottiste molto spesso sono state prese come barzellette dai più, esiste uno zoccolo durissimo di persone che vi ha sempre creduto, anzi, che in esse ha trovato una nuova speranza, quasi a livello di fede. La tv può fare finta che ciò non sia un fatto e ingaggiare personaggi che hanno fomentato quando non dato vita a questo fenomeno, racimolando views e fantasticando su progetti politici di rappresentanza? La questione è delicatissima e sicuramente non risolvibile sulle note di una mazurca di periferia. Esistono individui, anche noti, che con il loro blaterare hanno reso il nostro Paese un posto ancora meno sicuro di quanto già non fosse durante i dolorosissimi mesi della pandemia. E anche dopo. Soggetti sempre pronti a cavalcare la paura e lo sconcerto di noi tutti per somministrare nuovi timori non necessari e totalmente irrazionali a colpi di fake news con hashtag #BillGates. Timori non privi di conseguenze per la sicurezza dell'intero Paese. Questi sobillatori del terrore valgono un cachet?