Ema Stokholma e la fine della storia con Angelo Madonia: “Dovevo sentirmi libera”
Ema Stokholma torna a parlare in una intervista a La Repubblica. Il popolare volto di Rai Radio fa un bilancio dei suoi 40 anni: "Ho già vissuto tante vite" e poi lascia una riflessione in merito alla sua storia d'amore finita, quella con il ballerino di Ballando con le stelle Angelo Madonia: "Avevo bisogno di essere libera". La sua storia è una di resilienza e determinazione. Un'infanzia tormentata e una vita randagia non hanno impedito a Ema di emergere: "Sono adulta, ma mi sento una ventenne: è fighissimo".
Le parole di Ema Stokholma
Il 9 dicembre è senza dubbio un traguardo importante per Ema Stokholma: la poliedrica artista oggi festeggia il suo 40° compleanno. Non c'è regalo migliore che questa intervista per il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari. Ema Stokholma è pittrice, scultrice, conduttrice, cantante e dj: tutte le sfaccettature dell'arte e dell'intrattenimento e una storia personale complessa, che ha già raccontato in un libro vincitore del Premio Bancarella nel 2021, "Per il mio bene" edito da HarperCollins.
Ho 40 anni, ho vissuto tante vite. Sono stata male, mi sono ritrovata, sono rinata. Non penso che si debba sempre guardare indietro, ma bisogna sperare nel futuro. E quando dico che anche la felicità dipende da noi, lo dico perché bisogna impegnarsi a essere felici.
La storia con Angelo Madonia
Nel percorso della sua carriera, forse la storia più importante è quella nata nella scorsa edizione di Ballando con le stelle. Con Angelo Madonia, purtroppo, è finita: "Devo sentirmi libera", spiega la conduttrice che rivendica questa ricerca di libertà e indipendenza come una tematica ricorrente nella sua vita, una costante che l'ha guidata attraverso le varie fasi della sua crescita: "Voglio essere felice, e mi creda: si può decidere di esserlo". E lei può dirlo che ha vissuto tante vite in così poco tempo: "Quante? Forse sette, otto. Sono stata male, mi sono ritrovata, sono rinata, non penso che si debba sempre guardare indietro ma bisogna sperare nel futuro".