Eleonora Cecere: “Chiamano mio marito ‘maschilista’ perché mi ha portata via dal GF, ne sta soffrendo”
Eleonora Cecere difende il marito Luigi Galdiero dalle accuse di maschilismo piovute addosso all’uomo dopo che quest’ultimo le aveva richiesto di lasciare la Casa del Grande Fratello. Un gesto ritenuto sessista ed egoista dal pubblico del reality show. A difenderlo è stata proprio la ex protagonista di Non è la Rai che, interventi a Verissimo, ha spiegato a Silvia Toffanin che il marito l’ha supportata fin dall’inizio e che solo il verificarsi di cause di forza maggiore lo avrebbe spinto a chiederle di abbandonare il gioco.
Eleonora Cecere difende il marito Luigi Galdiero
“Ho scelto la famiglia perché noi siamo mamme e la famiglia viene prima di tutto”, ha spiegato Eleonora di fronte alla conduttrice Silvia Toffanin, “Il nostro lavoro è importante ma quando c’è bisogno di noi, noi dobbiamo correre e io quello ho sentito di fare per loro, non potevo non andare da loro”. Cecere ha aggiunto che il marito avrebbe sofferto per le critiche ricevute sui social, ritenute ingiuste: “Mio marito non è un maschilista, un padre padrone, non è assolutamente così. Sui social le cose lette hanno fatto male non solo a lui ma anche a me. Mio marito c’è sempre stato e mi ha sempre spronato ad inseguire i miei sogni”. Semplicemente, sarebbe stata la necessità di garantire alle loro figlie tutta la serenità possibile a spingere Luigi a chiedere alla moglie di tornare a casa:
Luigi non mi avrebbe mai portata via da un sogno. Se lo ha fatto, è stato per le bambine. Loro sono la mia vita, il mio tutto. Ho desiderato uscire dalla casa del Gf per andare da loro. Quando sono Karole e Marlene sono venute a trovarmi la prima volta è stato un momento meraviglioso perché non le vedevo da quasi un mese e mi mancavano moltissimo. Io, mio marito e le mie figlie siamo molto uniti e loro vivono anche il fatto che i nostri lavori siano impegnativi perché anche Luigi è un regista di teatro quindi viaggia molto. Un distacco così, però, non lo avevano mai vissuto perché non si sapeva se sarei tornata a casa dopo uno o sei mesi.
Gli esordi a Non è la Rai: “Avevo 11 anni”
Eleonora aveva la stessa età che ha la figlia maggiore oggi quando ha cominciato la sua carriera a Non è la Rai. “Ho perso parecchie cose della mia adolescenza perché ho cominciato a 12 anni a essere una ragazzina di ‘Non è la Rai’ e quelle cose un po' le rimpiango ma fino a un certo punto perché comunque, poi, ho scoperto la passione per il mondo dello spettacolo”, ha raccontato nello studio di Verissimo, “I miei genitori erano d'accordo con questo mio lavoro in televisione, anche se ci sono stati dei momenti in cui tutti ci siamo accorti che era un po' troppo perché c'erano tanti impegni e io ero una bambina. io papà è stato il mio agente e, nel tempo, mi sono resa conto che quando ero una ragazzina pensavo che tutto quello che faceva fosse per il mio bene, poi però, quando devi portare a casa un certo tipo di guadagno cominci a ‘spingere’. Mio padre lasciò anche il lavoro per seguirmi e io lo ringrazio tantissimo ma, forse, non ha pensato al futuro pensando che la situazione che c'era all'epoca sarebbe potuta durare all'infinito”.