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Elena Sofia Ricci: “Ho perdonato mio padre, ma è stato un affronto per mia madre”

Elena Sofia Ricci, questa sera su Rai1 con l’ultima puntata della serie Ninfa Dormiente, ha rivelato la connessione profonda col personaggio di Teresa Battaglia e ha poi raccontato una dinamica famigliare molto forte.
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Elena Sofia Ricci si è raccontata a cuore aperto durante un’intervista su Rai Radio2, affrontando un tema delicato: la riconciliazione con il padre e il perdono, un gesto che per la madre è stato difficile da accettare. La trasmissione è 5 in condotta e l'attrice racconta appunto che: “Il mio 5 in condotta è stato riconciliarmi con mio padre. Per mia madre fu un affronto, ma bisogna imparare a perdonare gli altri e se stessi.

Le parole dell'attrice

Elena Sofia Ricci, questa sera su Rai1 con l’ultima puntata della serie Ninfa Dormiente, ha rivelato la profonda connessione con il suo personaggio, Teresa Battaglia, una donna matura e ferita che affronta la vita con disincanto. “Lei è un po’ tutte quelle che vorremmo essere. Una donna che, dopo tante ferite, cicatrici e inciampi, finalmente non ha più niente da perdere quindi è libera di essere sé stessa e di dire quello che pensa", ha spiegato proseguendo nell'analisi di Teresa Battaglia che ha una libertà completa che li stessa sta ancora cercando. La complessità psicologica dei personaggi è da sempre una delle passioni di Ricci, che ha confessato di essere da sempre attratta dall’analisi e dalla psicologia: “L’analisi, la psicologia, la psichiatria mi hanno sempre affascinata. Fare la psichiatra era una delle cose che volevo fare da ragazzina".

Il perdono al padre, lo scontro con la madre

Non a caso, il percorso di autoanalisi iniziato nel 1992 le ha permesso di fare pace con se stessa e di uscire da dinamiche familiari ingombranti: “Grazie all’analisi ho scoperto che non dovevo essere la bambina brava e obbediente che non doveva disturbare e deludere la mamma, possibilmente cercando di ‘far fuori il padre’ per il resto della vita”. A proposito di suo padre, Ricci ha spiegato come sia stata quasi “il braccio armato” della madre per anni, portando avanti un’ostilità che in realtà non le apparteneva. Solo con il tempo ha compreso il valore della riconciliazione, scegliendo di perdonare e andare oltre: “Quando ho deciso di recuperare mio padre e di trovarlo, per mia madre è stato un affronto che mi è costato caro. Ma bisogna imparare a perdonare gli altri e se stessi”. 

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