Elena Sofia Ricci a Belve: “I Cesaroni? Ho rifiutato di fare un cameo, è bene che le cose finiscano”
Elena Sofia Ricci si è raccontata nello studio di Belve nella puntata del 10 dicembre. Di fronte a Francesca Fagnani, l’attrice si è raccontato in un ritratto che è stato accolto con caldi applausi dal pubblico in studio. “Il ruolo della suora, so di dare una delusione immensa, è molto vicino a me perché sono prossima alla clausura”, ha dichiarato a proposito della sua situazione sentimentale oggi, “Non sono una a cui piace fare Coe strane. Sono sempre stata fedele, monogama. Se sono in zona castità? Al momento, sì. Castissima. È un momento che dura da due anni abbondanti. Ma sto bene”.
Il rapporto con il padre: “Sono diventata una protesi dell’odio di mio padre”
“Mia madre era stata molto ferita da quella separazione”, ha raccontato Ricci a proposito del legame con il padre, “Avevo 22 e 26 anni, erano due ragazzi. Ma questo dolore di mia madre si è trasformato in odio e io sono diventata una protesi armata di quell’odio. Sono cresciuta convinta di dover odiare mio padre”. Rispetto alla professione, invece, l’attrice ha dichiarato di avere rifiutato di partecipare al sequel de I Cesaroni: “Non lo so che fine farà il ruolo che avevo. Mi avevano chiesto di fare unc ameo ma no, ero andata via troppo tempo prima. Se mi richiamassero? Non credo. Ci sono delle cose che è bene che finiscano a un certo punto. Hanno detto che la mia presenza aleggerà nella serie. Mio piacerebbe sapere se sarò morta”.
Il rapporto con l’alcol: “Ho smesso nel 1992”
Unico neo nella sua vita altrimenti impeccabile è stato il rapporto con l’alcol che l’attrice ha condensato così: “Sono cresciuta in una famiglia con molti alcolisti. Era la normalità. Da ragazza mi è capitato di bere troppo. Non mi sentivo sicura e quello mi permetteva di avere il controllo. Ho una data in cui ho capito che stavo esagerando: era il 12 luglio del 1992. Tornai a casa e alle 7 mi svegliai per andare in bagno. Passai davanti allo specchio, vidi una cosa grigia ed ero io. Lì ho capito che mi stavo trasformando”. Spazio quindi all’amore e al rapporto con Nancy Brilli che, sua amica, si innamorò di Luca Damiani, marito di Elena Sofia:
Nel periodo in cui hanno avuto una storia noi eravamo in crisi. Una cosa mi ha fatto male. Non tanto che lei avesse una relazione con mio marito. Mi è dispiaciuto che tutte le sere veniva a cena con me a raccontarmi di essere in crisi con il suo ex e poi dopo andava da mio marito. Poi abbiamo chiarito, lei mi ha chiesto scusa. Una belvata? Sempre con lei. Ricordo che stavo per girare la prima serie di Che Dio ci aiuti. Ero nel mio camerino vestita da suora. A un certo punto vedo in televisione un’intervista a Nancy. Le chiedono cosa le piacerebbe interpretare e lei risponde che le sarebbe piaciuto fare una suora. E io, tutta vestita da suora, guardo la tv e dico “Tiè, tu mi hai ridato il marito e io ti ho rubato la parte’”.
L'abuso subito da bambina: “Il mondo maschile mi deve molto”
Infine, l’attrice ha parlato dell’abuso sessuale subito quando era una bambina: “È stato talmente brutto e doloroso, mi ha fatto scattare un senso di colpa. Non capisci che cosa sta succedendo perché sei nel pieno della pubertà. Io avevo un figlio da disegno sulle gambe e cercavo di proteggermi con quello. Per parecchio tempo ho cercato di rimuovere e grazie a Dio ci sono riuscita, non l’ho detto a mia mamma perché non volevo darle un dolore”. Quindi ha concluso: “Io non ho creduto che fosse giusto. Ricordo che non mi piaceva, che sentivo fosse qualcosa di sporco e questa sensazione di sporco è rimasta tutta la vita. Anche per questo oggi non mi fido del maschile, sento che mi debba qualcosa. Quell’uomo non l’ho mai più incontrato”.