“Zenga parla come un bullo al figlio 16enne”, Elena Di Cioccio si scusa: “Ho superato il limite”
Elena Di Cioccio torna a Le Iene, ma stavolta non in veste di inviata, ma di ospite e per un motivo particolare: chiedere scusa a Walter e Andrea Zenga per quanto detto sul loro conto a gennaio dello scorso durante la quinta edizione del Grande Fratello Vip. Le sue parole sono diventate oggetto di denuncia da parte del grande campione di calcio e saranno giudicate durante un processo. L'attrice, quindi, ha approfittato del palcoscenico dello show di Italia 1 per manifestare il suo più sentito dispiacere.
Le parole di Elena Di Cioccio
Un monologo di poco più di 40 secondi, ma pieno di tutte le buone intenzioni di chi ha capito di aver sentenziato sulla vita altrui senza conoscere le cause di certi comportamenti, ma soprattutto facendolo perché il tutto è avvenuto sul piccolo schermo. Ed ecco quindi le parole di Elena Di Cioccio:
Quando sei piccolo non capisci, sai solo che tuo padre ti manca e che lo vorresti accanto e quel mi dispiace che noi figli non abbiamo sentito mi ha fatto arrabbiare, avrei voluto entrare nella casa e urlare "Walter dì a tuo figlio che gli vuoi bene e che ti dispiace", non all'uomo eh, ma dillo al bambino che ha sofferto la tua assenza e invece di tenere questi pensieri per me, stupidamente ho fatto un tweet maldestro, subito cancellato, ma non è una scusante, c'è limite su quello che possiamo dire sulla vita degli altri, anche se ostentato in un reality. E io l'ho superato, l'ho stupidamente, maldestramente superato, per cui quel mi dispiace tocca a me dirlo, sinceramente Andrea, Walter mi dispiace.
Cosa aveva detto l'attrice
Tutto è stato scatenato da un tweet, un gruppetto di parole scritte in un momento di foga e che, però, hanno toccato il diretto interessato probabilmente ferendolo. L'attrice aveva scritto sul noto social, ricevendo anche commenti in approvazione: "Zenga padre parla come un bullo 16enne al figlio che ormai è diventato adulto". Un commento particolarmente diretto che il campione non si è fatto scivolare addosso e, anzi, è subito passato al contrattacco, ma in un'aula di tribunale.