Dimissioni Fuortes, Sgarbi: “La Rai deve cambiare partendo da un Sanremo che è stato osceno”
Le dimissioni di Carlo Fuortes dal ruolo di amministratore delegato della Rai aprono a una stagione di grandi cambiamenti in Rai, in linea con il nuovo vento politico. Dopo settimane di indiscrezioni su una sua possibile sostituzione e di pressioni, Fuortes ha deciso di rinunciare al suo incarico per il bene dell'azienda, sostenendo non fosse più possibile andare avanti.
Sgarbi attacca il Sanremo di Amadeus
A parlare, a poche ore dall'annuncio dell'ormai ex Ad, è Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, che minimizza in merito al peso di queste dimissioni e, soprattutto, alla dinamica che le ha di fatto innescate, ovvero il decreto dell'esecutivo sul limite d'età per gli amministratori dei teatri lirici che ha di fatto messo fuori gioco Stéphane Lissner, attuale sovrintendente al San Carlo che ha superato i 70 anni, per fare spazio proprio a Fuortes e così liberare la poltrona di Ad Rai. Raggiunto da Fanpage.it in occasione delle celebrazioni dei 75 anni del Senato, Sgarbi ha detto:
Che si dimetta Fuortes era nell'ordine delle cose. C'è un problema in Rai che non riguarda tanto la politica, quanto ad esempio l'osceno spettacolo che è stato Sanremo. Quindi è chiaro che il prossimo anno si spera in un Sanremo in cui i cantanti cantino.
Rispetto alla norma ad personam che porta alle dimissioni di Fuortes, Sgarbi commenta: "Da tempo si pensava che è singolare gli stranieri che vengono in Italia non abbiano le regole degli italiani, non puoi mandare in pensione un sovrintendente a 67 anni e tenerne uno a 72 o 75, quindi questo era giusto. Chiaro che in questa norma entrava anche lo spazio che la caduta di Lissner può fare a Fuortes, ma non c'è nulla di strano. La Rai deve essere riformata, il San Carlo ha bisogno di un sovrintendente capace come Fuortes e quindi qual è l'espediente? Trovare una norma che dice vadano tutti in pensione a 70″.
Vittorio Sgarbi contro l'agente Lucio Presta
Sgarbi quindi torna sull'argomento che gli sta più a cuore in relazione alla Tv pubblica, ovvero il Festival di Sanremo dello scorso febbraio, muovendo un attacco preciso contro Lucio Presta, agente di molti personaggi del mondo della Tv, tra cui Amadeus: "Quello che avverrà adesso è più interessante, perché che Fuortes vada al San Carlo, va bene per lui e per il San Carlo. Per la Rai si apre una questione, quella di mettere persone capaci che garantiscano la qualità di una televisione di Stato che non sia in mano di Presta o altri. Qualcuno che abbia un'idea di cosa debba essere Sanremo, che non sia il campo libero di chiunque voglia dare spettacolo".