Diego Abatantuono, anzi: Sua Maestà Diego Abatantuono. Nella serata di ieri, mercoledì 22 gennaio, alla Champions Night di Tv8 ha dimostrato ancora una volta di essere una figura unica, inimitabile. L'attore ha distrutto una dopo l'altra tutte le convenzioni retoriche dei programmi calcistici, trasformando quello che in teoria dovrebbe essere un normale commento post-partita in uno spettacolo di raffinata provocazione, in barba al politicamente corretto. A farne le spese, soprattutto Leo Di Bello, vittima perfetta di questo gioco antico, la contrapposizione classica tra un attore dominante e uno remissivo.
"Vediamo i gol del Milan? Ma quali gol che è finita uno a zero!"
È venuto fuori uno smontaggio sistematico di ogni tentativo di retorica calcistica. Quando Leo Di Bello ha provato ha ricostruire quanto accaduto durante Milan-Girona (Abatantuono, come è noto, è un grande tifoso del Milan), l'attore ha risposto in maniera brutale e onesta: "Leao è salito in cattedra", fa notare Gianluca Zambrotta, "Ma quale cattedra, che fanno tutti schifo?", è stata la risposta di Diego Abatantuono. Il momento più divertente è arrivato con il suo commento su Emerson Royal, dove ha coniato l'ironico "Casino Royal", demolendo le prestazioni del giocatore infortunato, molto contestato dai tifosi rossoneri: "Lui doveva andar via a prescindere. Lui non doveva neanche venire, Casino Royal. Personaggio simpaticissimo, bravissima persona, ma non portato per il calcio. Lo venderei in barella, anche a costo di venderlo a meno". Poi ancora con Leo Di Bello che lancia il servizio della partita così: "Vediamo i gol di Milan-Girona!". Abatantuono è fulminante: "Ma quali gol? Che è finita 1-0?".
Il caso del falconiere
La digressione di Diego Abatantuono, apparentemente nonsense, sul falconiere della Lazio (il caso che ha messo in imbarazzo la società capitolina di Claudio Lotito, qui intervistato a La Zanzara) mette in crisi tutti quando si parla della sfida della prima squadra di Roma: "Ma l'aquila? Lui dorme nel nido con le aquile. Lo sapete che mangia 12 chili di carne al giorno?". In un silenzio generale, Abatantuono rincara: "Che c'è? Tutti zitti? Avete paura di parlare del falconiere, eh?".
Bisogna sapere prendersi poco sul serio, ma farlo bene
Chiusura in crescendo, ancora sul "povero" Leo Di Bello reo di non conoscere con chi giocherà la Lazio l'indomani (cioè, stasera): "Questo qua non sa niente. Lui non sa qual è la partita, non sa niente degli altri". Così si costruisce un programma che vuole prendersela con la retorica vuota che domina il commento calcistico in tv. Questo poteva arrivare solo da un programma di un gruppo che, in Italia, ha maggiore identità e peso specifico quando si parla di pallone. Bisogna sapere prendersi poco sul serio, ma farlo bene. Diego Abatantuono, in questo, è merce rarissima. Una specie in via d'estinzione.