Dario Maltese dopo la prima all’Isola dei Famosi: “Bastianich mi ha impressionato, Luce Caponegro rischia”
Dario Maltese ha esordito come opinionista all'Isola dei Famosi. Da giornalista del Tg5 al divano di una delle trasmissioni portanti dell'intrattenimento di Canale 5, seguendo l'esperimento positivo di Cesara Buonamici al Grande Fratello: "È stata un modello", racconta a Fanpage.it, "e sono così gratificato dal fatto che l'azienda abbia pensato a me, che mi sono detto di accettare con l'intento di lasciarmi andare e divertirmi". In un'Isola tutta nuova, dalla conduzione di Vladimir Luxuria alla ‘collega' opinionista Sonia Bruganelli, il giornalista assicura: "Tutti i naufraghi hanno una storia unica nel suo genere, mi piacerebbe che venissero fuori".
C’è stato il battesimo del fuoco. Che puntata è stata, che aspettative avevi?
La prima puntata generalmente è sempre molto complessa dal punto di vista organizzativo, perché è quella del kick-off. Vengono presentati i concorrenti, c’è una ritualità prestabilità e tipica e nonostante tutto è stata una bella puntata, molto piacevole.
Era la prima volta per tutti: per Elenoire Casalegno inviata, per Sonia Bruganelli opinionista con te e – last but non least – per Vladimir Luxuria alla conduzione.
È stata bravissima e questa sua conduzione continuerà a sorprendere in positivo. Tra noi tre in studio c’è un bel clima e una bella atmosfera. Mi sono divertito molto. Chiaramente siamo all’inizio, è tutto nuovo per me e c’è un misto di curiosità, stupore e anche un voler prendere un po’ le misure con questa nuova storia. Sono sicuro che mi divertirò e ci divertiremo anche dalla prossima puntata in poi.
Gli ascolti della prima puntata: 2.602.000 spettatori con uno share del 19.99%. Siete contenti?
Sono stati degli ottimi ascolti, a testimonianza che le premesse sono buone.
Chi è che ti ha impressionato tra i naufraghi?
Joe Bastianich. È uno che crea sempre movimento, cerca le dinamiche, sa come muoversi all’interno di un reality. Mi è piaciuto il suo attaccamento alla chitarra, mi ha divertito molto. Mi ha impressionato anche Artur, lui è un personaggio divisivo e competitivo. Non riusciva ad accettare di essere andato in nomination. Lui viene dall’edizione spagnola dove tutte le settimane andava in nomination e nelle successive si salvava puntualmente.
Le dinamiche sembrano emergere anche a Playa Espinada con i nip. L’esuberanza tutta napoletana di Peppe Di Napoli e la compostezza della contessa Alvina Vereconti Scortecci. Gli opposti si attraggono o si scontrano?
Sono entrambe persone molto intelligenti e con grande senso dell’ironia. Solo all’apparenza sono lontani, secondo me possono andare molto d’accordo. Quello che vedo meno integrato tra i nip è Pietro, il poeta. Vive in un mondo tutto suo e l’isola, invece, è un posto molto concreto. Non c’è da mangiare. Solo 40 grammi di riso al giorno, costruire e procacciare da mangiare. La vedo dura. I quattro profili nip, comunque, sono molto interessanti.
Chi ha le carte per arrivare in fondo?
Greta Zuccarello è una ragazza molto determinata, ha una prestanza fisica importante e l’abbiamo visto con la prova del fuoco. È già leader e lei sicuramente ci darà grandi soddisfazioni. Mi incuriosce molto anche Marina Suma perché in pubblico non la vediamo da tanto tempo. Riscoprire questi personaggi così famosi negli anni ’80, capire il tipo di percorso e di evoluzione fatto, è un aspetto che mi incuriosce.
Da chi ti aspetti invece una resa immediata?
Mi auguro che nessuno molli, perché è vero che l’Isola è faticosa ma è un’esperienza tutta da vivere. Tra chi rischia di uscire, forse c’è Luce Caponegro che è già in nomination e certamente non se l’aspettava.
Dario, potresti raccontarci come sei arrivato a diventare opinionista per L'Isola dei Famosi? Per Cesara Buonamici c’è stata la chiamata diretta di Pier Silvio Berlusconi. Anche a te è arrivata "la chiamata"?
È stata una richiesta da parte dell’azienda. Sicuramente l’esperienza di Cesara Buonamici al Grande Fratello è stata un modello in questo senso, io l’ho trovato un esperimento riuscito. Così, gratificato dal fatto che l’azienda abbia pensato a me, mi sono detto di accettare con l’intento di lasciarmi andare e divertirmi. Non vedrete il conduttore del Tg5 prestato all’Isola, ma un altro Dario Maltese.
In qualche modo attingerai dalla tua professione? Cercherai una verità fattuale in quelli che poi saranno gli atteggiamenti dei concorrenti?
Mi piacerebbe sempre avere l’opportunità di fare domande, come già successo nella prima puntata, e di far emergere le loro storie. Tutti hanno una storia unica nel suo genere, mi piacerebbe che venissero fuori.
Vedi questo ruolo come un punto di partenza per nuove occasioni?
Voglio concentrarmi su questo ruolo, farlo al meglio possibile. Contemporaneamente resto al Tg5, mi vedrete alla conduzione del telegiornale. Vivo il presente e voglio godermelo fino in fondo.