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Da Barbara Palombelli a Myrta Merlino: se la Tv generalista cambia per sfuggire alle sabbie mobili

Gli addii eccellenti degli ultimi giorni sono il segnale di una Tv che si avvia a un’estate di cambiamenti come non ne vedevamo da anni. Se il caso Fazio ha aperto le danze, questa rivoluzione si può interpretare anche come la necessità per la Tv generalista di reagire ad una stagione anonima e scolorita, oltre che ai presagi di declino.
A cura di Andrea Parrella
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Quella di venerdì 16 giugno è stata l'ultima puntata di Barbara Palombelli alla conduzione di Stasera Italia. Nello stesso giorno un altro volto della Tv quotidiana da ormai 12 anni, Myrta Merlino ha annunciato che lascerà L'Aria Che Tira. Addii eccellenti con due volti maschili deputati a sostituire entrambe: Nicola Porro si occuperà della conduzione della striscia serale di Rete 4, mentre alla conduzione de L'Aria Che Tira dovrebbe andare David Parenzo, che a più riprese ha sostituito Merlino in questi ultimi anni.

L'effetto Fazio sulla Tv generalista

Prosegue, quindi, il valzer degli addii che preannuncia un'estate di telemercato movimentata come non era da anni. La stura l'ha data, manco a dirlo, Fabio Fazio. Con il suo addio alla Rai dopo 40 anni in azienda, il conduttore rappresenta il classico battito d'ali di una farfalla in grado di provocare un uragano dall'altra parte del mondo. Molti scenari televisivi si sono sbloccati nelle ultime settimane e, per quanto sia difficile ricostruire un preciso effetto a catena degli eventi, pare chiaro che il movimento genera movimento.

Una stagione televisiva anonima

Una motivazione, in fondo, c'è. La stagione televisiva che ci lasciamo alle spalle, fatta eccezione per sussulti già celebrati come quello di Viva Rai 2, ha mostrato una Tv generalista stanca, priva di guizzi, anonima e scolorita, provata dagli sforzi del biennio di pandemia che aveva restituito il mezzo a una sua centralità. Un'annata particolare, quella 2022-2023, povera di fenomeni da prima serata e troppo ancorata alle sue certezze, che rischiavano di diventare zavorre e trascinare giù nelle sabbie mobili un mezzo che continua a fare grande fatica ad agganciare le nuove generazioni, garantendosi così prospettive di longevità.

Il futuro di Rai e Mediaset

Ecco, quindi, che lo scossone tellurico provocato dall'arrivo del nuovo governo che sta rivoltando la Rai "farà anche cose buone", contribuendo a ridare vitalità alla televisione generalista. Tappe fondamentali di questo restyling saranno le presentazioni dei palinsesti Rai e Mediaset delle prossime settimane. Dalle parti di viale Mazzini si attende di conoscere i destini di volti fissi del daytime come quello di Serena Bortone, del vociferato ritorno di Caterina Balivo e di quello, ancor più chiacchierato, di Massimo Giletti, così come della possibilità che Monica Maggioni sostituisca Lucia Annunziata; a Cologno Monzese, invece, al netto degli effetti imprevedibili del lutto improvviso per Silvio Berlusconi, ci sono molti punti interrogativi. La possibile uscita di Belen Rodriguez dai progetti di Tu Si Que Vales e Le Iene (dove dovrebbe essere sostituita da Veronica Gentili), viaggia di pari passo alle ipotesi che vorrebbero anche Ilary Blasi in uscita dall'azienda.

La7, NOVE, Tv8: un'occasione per aprire nuove strade

Allo stesso tempo gli stravolgimenti nei due poli generalisti principali potrebbero aprire degli spazi interessanti per La7, così come per NOVE e Tv8. Ancora in bilico l'arrivo di Massimo Gramellini alla corte di Urbano Cairo, da quelle parti si dovrà ragionare soprattutto sul rimpiazzo di Massimo Giletti alla domenica sera, ammesso che tutte le altre pedine del palinsesto quotidiano vengano confermate. NOVE si avvia, invece, verso una stagione entusiasmante. L'arrivo di Fazio porterà di sicuro fermento e non è detto che gli investimenti dell'emittente si fermino a quello imponente della domenica sera, visto il ruolo che il conduttore avrà anche nel determinare la linea editoriale della rete. Le stessa Tv8, che in queste settimane festeggia il successo indiscutibile del progetto Gialappa Show, potrebbe vedere in questo momento di caos un'occasione per definire meglio la propria identità, valorizzando l'enorme campionario di possibilità a disposizione e svincolandosi dall'eterna impressione di essere una mera succursale di Sky.

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