Cristina Plevani sul caso Marco Bellavia: “Il Grande Fratello è morto, nella casa una manica di str**”
Cristina Plevani, prima vincitrice del Grande Fratello, è intervenuta nel caso di Marco Bellavia. L'ex gieffina, con durezza, ha commentato l'atteggiamento dei concorrenti che hanno deriso ed emarginato il loro compagno di avventura, anziché accogliere la sua fragilità e provare ad aiutarlo.
Cosa ha detto Cristina Plevani sul caso di Marco Bellavia
Cristina Plevani ha pubblicato un lungo post sui suoi profili social e si è unita a coloro che in queste ore stanno criticando aspramente il muro che i concorrenti del GF Vip – con rare eccezioni – hanno costituito contro Marco Bellavia, tanto da spingerlo a lasciare il reality:
Che il programma, dopo 22 anni, non abbia più senso di esistere, è cosa ovvia. Che quest’anno abbiano messo dentro una manica di st**nzi, anche questo è ovvio, basta sentirli parlare. Ma io vado a monte della questione: chi fa i casting? Il conduttore o gente qualificata a selezionare persone? Il gf non è solo un reality, è comunque un microcosmo a contatto con persone che non conosci e con delle limitazioni. La figura dello psicologo è una figura importante sia durante il programma ma soprattutto prima di entrare…e se lo dico è perché qualcuno mi aveva detto che non tutti sono idonei a entrare in quella casa: i cambi di routine, l’isolamento, l’uscita dalla propria comfort zone per qualcuno può essere destabilizzante. E a mio parere per Marco Bellavia non era il reality giusto, non era il luogo giusto. Mettiamoci poi il carico di ritrovarsi con persone che non avevano nessuna voglia di ascoltare e con scarsa educazione morale.
Gli errori della produzione del Grande Fratello Vip
Cristina Plevani ha concluso spiegando che le responsabilità non sono solo dei concorrenti, ma anche di chi ha fatto i casting, senza tenere conto dell'idoneità alla vita nella casa di chi veniva selezionato: "La televisione è un tritacarne ma i concorrenti non devono essere carne da macello a favore degli ascolti. Sempre tornando a monte, inutile utilizzare il grande fratello come programma per sensibilizzare la gente su vari temi. Dai ca** stiamo parlando di grande fratello. Morale della favola: la colpa non è solo dei concorrenti ma di chi seleziona e fa i casting. A questo punto direi: Il Grande Fratello è morto".