Covid al GF Vip, Pregliasco: “I tamponi non sono sicuri, contano i falsi negativi in incubazione”
La bomba Covid nella casa del Grande Fratello Vip sta facendo tremare la redazione del programma di Canale 5. I casi di Covid potrebbe presto aumentare e il reality condotto da Alfonso Signorini ha annullato il televoto per la puntata di questa sera. I positivi al tampone sono Patrizia Rossetti, Luca Onestini, Charlie Gnocchi, Attilio Romita e Pamela Prati, risultata positiva una volta uscita dalla casa. A Fanpage.it, il virologo Fabrizio Pregliasco ha commentato la situazione: "I tamponi, sistematicamente attuati, non sono una sicurezza, ma è impossibile schermare un'intera produzione".
Dottor Pregliasco, secondo lei come è possibile che avvenga un focolaio in un programma come il GfVip?
Lo sappiamo. I tamponi, sistematicamente attuati, non sono una sicurezza perché c'è sempre una quota di falsi negativi in fase di incubazione. Per quanto posso constatare, non credo sia una vera e propria bolla separata dal mondo.
Come potrebbe essere entrato il virus?
Tramite le persone che portano i pasti, o quelli che portano via i rifiuti, forse anche qualche cameraman, le persone che entrano in un secondo momento. Magari sono tutte persone che si presentano in fase di incubazione un po' tardiva.
Non c'entrano gli oggetti contaminati?
No, perché questo aspetto si è visto che è sempre meno rilevante. Magari qualcuno ha lasciato tracce di saliva poco prima di consegnare della spesa. È chiaro che un Omicron ampiamente contagiosa come questa dà questa possibilità. Poi, loro vivono in un contesto familiare, senza mascherine o altro e questa convivenza non è altro che un esempio tipico di quello che accade.
Dopo quanto ci siamo detti, possiamo dire che è impossibile schermare un'intera produzione televisiva per evitare il contagio?
Bisognerebbe fare come ha fatto Xi Jinping in Cina, ovvero delle bolle totalmente distinte dal mondo.
Andando oltre il Grande Fratello Vip, che situazione ci aspetta?
Siamo in una fase di transizione, andiamo sempre più verso una convivenza e un andamento endemico con delle oscillazioni che ci aspettiamo anche per il prossimo futuro, con la co-presenza del virus influenzale. Non dobbiamo abbassare la guardia, il richiamo è quello della vaccinazione dei soggetti fragili e dei soggetti rischio. È l'elemento che può fare la differenza nei confronti di un virus che può ancora far male, al di là del fatto che si è rabbonito di suo. Magari, questo virus riesce con le sue varianti a schivare le protezioni, ma con la vaccinazione si mantiene sempre una risposta per evitare guai più grossi.