
Stasera tutto è possibile chiude un'altra straordinaria stagione di ascolti tv con una parola: famiglia. È ciò che ha funzionato e lo ha detto molto bene Stefano De Martino, per una volta in lacrime non per le risate. Un programma che ha fidelizzato il pubblico e conquistato un posto inossidabile nella proposta dell'intrattenimento in prime time. Famiglia è, nel suo significato più ampio, coloro con i quali senti affinità e scegli di condividere un pezzo di strada. E loro ne hanno fatta di strada da quando hanno iniziato nel settembre del 2019, prendendo il testimone da Amadeus dopo la fine della quarta stagione.
STEP è andato oltre ogni aspettativa. Un programma che ha sempre funzionato ma che in queste ultime due edizioni, quella appena conclusa in particolare, ha rafforzato a tal punto la sua identità da diventare un appuntamento da segnare in agenda. Non amato da tutti però, soprattutto da una parte di addetti ai lavori, che rispetto a un villaggio turistico all inclusive ci hanno visto più un'ultima spiaggia della comicità. Ingeneroso non pensarlo, ma sentenziarlo. O come dice Paolantoni: "L'errore è dire non piace invece di non piace a me".
Al di là di critiche e nasi storti, la sua forza è sempre stata quella del pubblico, lo stesso che oggi lamenta già la sua mancanza. Uno zoccolo duro che ogni settimana gli ha consentito non solo di brillare nelle curve dell'Auditel ma soprattutto di salire nell'Olimpo dei programmi più visti, scalzando addirittura le rispettive reti ammiraglie Rai e Mediaset. È come se Italia 1 facesse le scarpe a Canale 5, qualcosa di impensabile. Eppure. La vera rivoluzione parte da Rai 2, ne avevamo scritto dopo la presentazione dei palinsesti 2022/2023 perché era già abbastanza chiaro che le intenzioni fossero puntare a un cambio della guardia con volti nuovi, più giovani e motivati, che potessero attivare un cambiamento.

E non è un caso che la staffetta della prima serata di Rai 2 avvenga tra Stefano De Martino e Francesca Fagnani con le sue Belve. Un elemento in comune: Vincenzo De Lucia, straordinario imitatore di tutte le prime donne della tv generalista, da Maria De Filippi a Barbara D'Urso e Milly Carlucci.
Una parte dell'insieme, fatto in gran parte di improvvisazione. In un mondo televisivo dove tutto è sempre più scritto, rimaneggiato, somministrato con il cucchiaino, torna a vincere la spontaneità dell'imprevisto e della sbavatura senza troppe forzature. Un'esilarante compagnia di giro che ha fatto tappa fissa nell'Auditorium di Napoli, rendendola casa a tutti gli effetti. Chi si è scervellato per trovare astuti espedienti di marketing e strampalate strategie di comunicazione è rimasto a bocca asciutta, STEP ha puntato sulla coralità, sui nomi di Francesco Paolantoni, Biagio Izzo, Giovanni Esposito ed Herbert Ballerina come posti fissi di una tavolata di Natale sopra le righe. Un clima goliardico, contagioso, che ha reso precari gli equilibri nella stanza inclinata e ha fatto da collante con gli ospiti che si sono susseguiti di puntata in puntata. Partecipare è stato come prendere parte a una festa, anche dietro le quinte, dove si improvvisava uno show nello show.
Le voci di un possibile non ritorno di De Martino a Stasera tutto è possibile sono insistenti. Ha chiuso con un "ci vediamo presto, forse qui o forse altrove" che è sembrato avvalorare il suo consolidamento sulla rete ammiraglia, di sicuro con Affari Tuoi, poi con una prima serata tutta sua e, last but not least, con il Festival di Sanremo che lo sta aspettando a sipario spalancato. È lui l'uomo della tv di Stato che è stato capace di mettere tutti d'accordo, soprattutto su termini come servizio pubblico e canone Rai.
