Come nasce la svista del Televideo Rai su Io Capitano e Schettino: la traccia dell’intelligenza artificiale
È stata la notizia di colore della mattina di lunedì 11 marzo, quella del televideo che descrive il film Io Capitano di Matteo Garrone come una pellicola dedicata alla storia di Francesco Schettino e alla tragedia della Concordia. Tanta ironia sui social, battute, un pizzico di indignazione per due righe poi successivamente cancellate dalla piattaforma gestita dalla redazione di RaiNews24, testata diretta da Paolo Petrecca.
Tuttavia la genesi di questo clamoroso errore, che ha generato polemiche politiche (Sandro Ruotolo del Pd ha definito quello della testata diretta da Petrecca come "un naufragio già compiuto") è un dettaglio non irrilevante che potrebbe aprire a una riflessione ben più ampia sugli strumenti utili alla produzione di contenuti giornalistici. La svista sul film di Garrone ha certamente a che fare con la responsabilità personale di chi ha inserito il dettaglio su Schettino (al momento della scrittura di questo articolo non c'è ancora notizia di possibili provvedimenti), ma ci si interroga sulla natura stessa dell'errore. Si è trattato di uno scherzo finito male, di un errore di distrazione clamoroso, o di una mancata revisione relativa all'utilizzo di fonti evidentemente errate?
Il riferimento è all'intelligenza artificiale, la cui ombra aleggia su questa vicenda. La supposizione arriva da un ragionamento lecito sull'anomalia di questo errore, così marchiano che è difficile immaginare provenga da una persona che maneggi quotidianamente notizie. Quello di Garrone è uno dei film più discussi degli ultimi mesi, al centro di un dibattito politico per i temi trattati, da settimane il candidato italiano alla corsa agli Oscar. Possibile sbagliare in modo così eclatante nella sera in cui in Italia non si parla d'altro che di quel film?
L'intelligenza artificiale associa Garrone a Schettino
Arriviamo quindi all'intelligenza artificiale. A darci una traccia sull'associazione bizzarra tra io Capitano e Francesco Schettino è un articolo pubblicato questa mattina sul sito cilentano.it in cui l'autore dell'articolo racconta la sua esperienza, spiegando di aver consultato sul tema Oscar l'intelligenza artificiale di Google, Gemini, per avere informazioni generiche sulla serata e sulla trama del film di Garrone. Il risultato, come si può leggere nell'articolo, è:
Io capitano” è un film biografico che racconta la storia di Francesco Schettino, il capitano della nave da crociera Costa Concordia che naufragò nel 2012. Il film è stato elogiato per la sua ricostruzione del disastro e la sua esplorazione dei temi della responsabilità e del coraggio.
Insomma, stando a quanto riportato dal sito, che ammette con grande onestà l'accaduto, riconoscendo di non aver verificato il contenuto delle informazioni del testo generato dalla piattaforma, Gemini ha definito erroneamente che Io Capitano di Garrone racconti la storia di Schettino e della Concordia.
Al momento non è emerso nulla che provi come anche l'errore commesso da chi ha scritto il contenuto poi pubblicato sia frutto di una domanda posta all'intelligenza artificiale, ma quella degli errori di Televideo e cilentano.it. su Schettino è, senza dubbio, una similarità sospetta. Abbiamo provato ad effettuare ricerche simili su ChatGpt e sono arrivate svariate risposte, dal film interpretato da Alessandro Siani nel ruolo di Rocco Schiavone, al film sulla vita di Enzo Avitabile.
In un caso, inoltre, a domanda "ingannevole" sulla descrizione della trama del film di Matteo Garrone su Schettino, la piattaforma ha confermato si trattasse di un film realmente esistente.
L'utilizzo di intelligenza artificiale in Rai è consentito?
Se l'errore di Televideo relativo al film di Garrone sulla vita di Schettino sia maturato dall'utilizzo dell'intelligenza artificiale e il mancato controllo di chi ha inserito quelle informazioni nel sistema, è cosa che al momento non pare destinata ad emergere. Di certo si tratta di un'ipotesi che, se verificata, ingigantirebbe un dibattito già esistente sull'utilizzo di determinati strumenti nella pratica giornalistica (così come in qualsiasi ambito lavorativo abbiano molto peso la creatività e il giudizio umano) e sull'ipotesi che in un futuro l'intelligenza artificiale possa sostituirsi, parzialmente o del tutto, all essere umano in determinate pratiche specifiche. In Rai, al momento, i ragionamenti fatti sono solo di tipo teorico e non ci sono documentazioni che regolino l'utilizzo dell'intelligenza artificiale per la realizzazione di contenuti giornalistici.