Codacons chiede la chiusura del GF Vip: “Le edizioni di Barbara D’Urso erano meno grevi”
Carlo Rienzi, Presidente del Codacons, è intervenuto per commentare la deriva che sta prendendo questa edizione del Grande Fratello Vip. Sul suo blog, ha fatto sapere che mai come quest'anno l'associazione che tutela i diritti dei consumatori, è stata sommersa di proteste da parte dei telespettatori. E il problema non sarebbe solo la "decadenza" del Grande Fratello Vip, ma quella dei reality in generale:
Il nulla assoluto su cui questi show si basano è ormai venuto a noia anche ai fan più incalliti, che di parolacce, bullismo, volgarità e discussioni vuote non ne possono proprio più. E finalmente, dopo tanto tempo, lo dicono.
"Sanzioni, provvedimenti ed eliminazioni per fermare l'emorragia di ascolti"
Secondo Carlo Rienzi i provvedimenti presi dal Grande Fratello Vip condotto da Alfonso Signorini – di cui il più recente è la squalifica di Daniele Dal Moro – sarebbero solo toppe peggiori del buco attuate per "fermare l'emorragia di ascolti". Il Presidente del Codacons ritiene che i tempi siano maturi per eliminare dal palinsesto il Grande Fratello Vip e i reality in generale:
Credo si sia aspettato fin troppo per fare qualcosa. Se ne facciano una ragione, nei piani alti delle varie emittenti televisive: è tempo ormai di ritirare dai palinsesti questi programmi, ormai obsoleti e impresentabili quanto ai modelli di vita proposti ai nostri giovani. Non c’è altro da dire, lo chiedono gli spettatori stessi: è tempo di chiudere il Grande Fratello Vip e i reality in genere. I dirigenti non penseranno mica di mandare ancora avanti le loro TV con simili cavolate?
Il paragone con il Grande Fratello di Barbara D'Urso
In un'intervista rilasciata a Nuovo Tv, Carlo Rienzi ha anche tirato in ballo Barbara D'Urso: "Barbara d’Urso veniva presa di mira quando conduceva il Grande Fratello, ma le sue edizioni erano meno grevi". E ha concluso:
Che cosa mi ha infastidito di più? Né le parolacce né il bullismo, ma il nulla assoluto su cui si basa lo show. Vediamo giovani trascorrere giorni sul divano, tra silenzi e argomenti inesistenti. Propongono uno stile di vita sbagliato che vedono anche i bambini. L’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) dovrebbe intervenire, ma non lo fa. Questo ente, pagato dallo Stato, dovrebbe garantire un minimo di decenza in Tv. I reality sono una vergogna nazionale. A breve ci sarà L’Isola dei Famosi: dalla padella alla brace. Chi concepisce questi programmi crede che gli italiani siano capre. La Talpa? Potrebbe essere un’alternativa, ma andrebbero rivisti i giochi, che sono squallidi.