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Claudio Santamaria a Le Iene: “I genitori non siano amici dei figli, bisogna saper dire no”

Claudio Santamaria è stato uno dei protagonisti dei monologhi portati nello studio de Le Iene nella puntata di martedì 14 marzo. Intento l’intervento dell’attore, incentrato sulla genitorialità e sulla capacità di fare il bene dei propri figli attraverso i “no”, anche dolorosi, detti loro.
A cura di Stefania Rocco
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"Che cos’è un genitore? Io credo che sia un essere impopolare che non deve essere amico dei propri figli", comincia così il monologo che Claudio Santamaria ha portato nello studio de Le Iene nella puntata di martedì 14 marzo. Un intervento intenso, incentrato sulla genitorialità e sulla capacità di fare il bene dei propri figli anche attraverso i rifiuti, dolorosi ma necessari, che diciamo loro.

Claudio Santamaria: "I mancati no impediscono la crescita"

Un concetto spesso difficile da interiorizzare. Non a caso Santamaria cita un esempio tratto dalla trama del suo ultimo film, Educazione Fisica, pellicola nella quale veste i panni di un padre che per difendere il proprio figlio, accusato di fatti gravissimi, arriva ad accusare la vittima:

Nel mio ultimo film interpreto un padre che difende il figlio che ha commesso un reato gravissimo. Lo difende a tal punto da arrivare ad accusare la vittima. Ma sta difendendo suo figlio o sé stesso? Quando vogliamo essere amici dei nostri figli lo facciamo per loro o per noi? Assecondarli ci fa sentire moderni, amati, e allora patteggiamo pigramente, evitiamo di dire “no”. Ma quando cedi sempre alle richieste dei tuoi figli li privi dell'opportunità di trovare altre strade per raggiungere i loro obiettivi; solo per non portare tu il peso di quel “no” li privi dell’opportunità di crescere. Questo vale per tutti i genitori, quelli biologici e quelli acquisiti. Ma i “no” di un genitore acquisito suscitano ancora una certa diffidenza, resiste l’idea che un legame di sangue valga più di ogni altro, e che un genitore acquisito non possa amare ed educare allo stesso modo.

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Claudio Santamaria: "Sono padre acquisito dei figli di mia moglie"

Santamaria si racconta nel suo ruolo di padre in un duplice ruolo, quello di genitore dei suoi figli e di padre acquisito dei figli della moglie Francesca Barra: "Io sono entrambe le cose: un padre biologico e un padre acquisito, e non faccio nessuna differenza fra figli, fra i miei e quelli di mia moglie. D’accordo con il loro padre biologico, sono anche io un punto di riferimento, perché non sono di passaggio: ho sposato mia moglie, viviamo insieme, siamo una famiglia. A volte ho discussioni molto accese con il suo figlio adolescente, che se qualcuno volesse pensar male chissà quante ne potrebbe dire su di me, ma il fatto che ci sia una collaborazione tra genitori fa si che lui mi ascolti". Quindi l'attore ha concluso: "Non esistono genitori veri' e ‘genitori finti'. Esistono solo persone capaci di amare, di educare, di crescere insieme, nel rispetto. Persone capaci, anche, quando serve, di dire no".

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