Chiusura TG regionali notturni: Rai condannata per condotta antisindacale
Il Tribunale civile di Roma ha condannato la Rai per condotta antisindacale. Lo riporta La Stampa. Al centro della vicenda, la decisione dell'azienda di chiudere le edizioni notturne dei TG regionali. L'iniziativa era stata presa senza avvertire l'Unione Sindacale Giornalisti Rai e causando proteste tra i giornalisti. Così, Usigrai tramite Associazione Stampa Romana aveva presentato un ricorso.
La decisione del Tribunale civile di Roma
Su La Stampa, si legge la decisione del Tribunale di Roma, che ha accolto il ricorso di Usigrai. La decisione di chiudere le edizioni notturne dei TG regionali è stata ritenuta "antisindacale perché avvenuta senza la preventiva consultazione del competente organismo sindacale ex art. 21 dell'Accordo Integrativo Rai-Usigrai di avviare la preventiva consultazione secondo le modalità previste". Il giudice, infine, condanna la Rai:
"A pagare, in favore di Associazione Stampa Romana […] le spese del procedimento, liquidate nella somma complessiva di 3.520 euro oltre Iva e Cpa come per legge ed oltre al rimborso delle spese forfettarie nella misura del 15 per cento ex art. 2, comma 2, D.M. 55/2014".
Come Carlo Fuortes motivò la sua scelta
Nelle scorse settimane, la vicenda ha tenuto banco scatenando un botta e risposta tra Carlo Fuortes e i giornalisti Rai. L'amministratore delegato aveva così motivato la sua decisione:
"La soppressione dell’edizione notturna dei telegiornali regionali […] è dovuta innanzitutto all’alto costo sostenuto dal servizio pubblico per la realizzazione delle edizioni in questione senza che ne derivino benefici e risultati in termini di ascolto tali da rendere utile e congruo l’impegno sostenuto, a differenza di quanto può avvenire ampliando e, con pochi sforzi, riconfigurando spazi informativi regionali di altre fasce orarie".