Caso Fedez-Belve, la Rai: “Nessuna censura, ma no a ospitate retribuite”
Il nome di Fedez è uno dei più caldi al momento. Dopo la questione relativa alle sue condizioni di salute, tiene banco la sua partecipazione a Belve che sarebbe stata bloccata dalla Rai. Dopo il comunicato di Francesca Fagnani che conferma il no del servizio pubblico, arriva un'indiscrezione da parte di Ansa che suona come una precisazione diretta di Viale Mazzini. Secondo quanto riportato, Fedez avrebbe richiesto un compenso per la sua partecipazione al programma. Un aspetto quindi che non avrebbe nulla a che vedere con la politica, ma con i soldi dei contribuenti.
La decisione della Rai
La decisione della Rai di non approvare la partecipazione di Fedez a Belve ha scatenato ovviamente il dibattito, soprattutto sui social. Sono stati in molti ad aver interpretato questa scelta come una sorta di censura, sostenendo che la Rai stesse cercando di limitare una storica voce critica (come dimenticare il Primo Maggio oppure l'ultimo Sanremo) all'interno della programmazione. La stessa Fagnani con il suo comunicato lo ha lasciato trasparire: "Belve non ha mai tolto voce a nessuno". Ebbene, via Ansa, ecco quella che suona come una vera e propria precisazione della Rai:
La partecipazione di Fedez a Belve sarebbe stata retribuita. La decisione della Rai di non approvarla non avrebbe a che vedere con la politica, secondo quanto trapela da fonti di Viale Mazzini, che non si è minimamente interessata al caso se non per strumentalizzare la vicenda, dopo la pubblicazione del post della Fagnani. Quindi nessuna censura, si apprende, ma solo una scelta dell'azienda sul programma di intrattenimento.
Si attende una reazione di Fedez
Dopo il grande parlare delle scorse ore sembra che la Rai stia attuando una strategia molto chiara: svicolare dalle storiche scaramucce tra Fedez e il governo di centro-destra con la decisione di bloccare la sua partecipazione sulla base di ragioni di servizio pubblico. Questa scelta è ovviamente destinata a generare ulteriori reazioni, soprattutto da parte dell'entourage del giudice di X-Factor.