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Caro Carlo Conti, Ne vedremo delle belle non ha funzionato perché avevi il freno a mano tirato

Carlo Conti chiude in anticipo il suo show e incolpa le donne: “Mancava il pepe”. Peccato che sia stato proprio lui a soffocare ogni scintilla trasformando una potenziale polveriera di gossip in uno spettacolo tiepido e inoffensivo.
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Era già tutto previsto, direbbe Riccardo Cocciante. È arrivata la parola fine a quell'esperimento, che per alcuni è apparso felice, per altri molto meno, di "Ne vedremo delle belle". È chiusura anticipata, una puntata in meno, e Carlo Conti che punta il dito verso le concorrenti. "È mancato il pepe tra le protagoniste, il battibecco". Insomma, non è colpa sua se il programma ha fatto flop, è colpa loro che non si sono strappate abbastanza i capelli.

A parere di chi scrive, questo è un esercizio magistrale di scaricabarile. Come se non fosse stato lui a tenere il freno a mano tirato per quattro puntate. Come se non fosse stata una precisa scelta editoriale quella di soffocare ogni scintilla di conflitto in nome del "buon gusto". Su queste colonne, lo avevo scritto chiaro e tondo, senza troppi giri di parole: "Carlo Conti non deve vergognarsi del trash".

La verità? Avevamo ragione noi. Il programma aveva una serie di bombe a orologeria pronte a scattare, ma il conduttore ha preferito trasformare un potenziale guilty pleasure in un tiepido show di coreografie ben eseguite. Il materiale c'era e nell'ultima puntata, la linea sembrava promettente. Frank Matano contro Patrizia Pellegrino, Christian De Sica che invoca di togliere il vino a Carmen Russo, Veronica Maya che dichiara di pagare in natura il marito chirurgo. Insomma, leggerezza sacrosanta.

Adesso, a giochi finiti, Conti butta la responsabilità sulle concorrenti. "La loro voglia di fare spettacolo ha superato quella del battibecco". Come dire: erano troppo professionali per essere cattive tra loro. No, caro Carlo, il problema non erano le concorrenti. Il problema era un format che non ha avuto il coraggio di essere ciò che poteva essere: il più elegante dei reality, il più divertente dei pettegolezzi televisivi. E questo coraggio doveva venire dal "capitano", non dalle signore in gara.

La prossima volta che vuoi sperimentare, fallo davvero. Non a metà. Non con la paura di cosa diranno i critici. Perché alla fine, il verdetto che conta è solo uno: quello dell'Auditel. E ha già parlato chiaro.

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Gennaro Marco Duello (1983) è un giornalista professionista. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa di Napoli. Lavora a Fanpage.it dal 2011. Ha esordito nella narrativa nel 2022 con il romanzo Un male purissimo (Rogiosi). California Milk Bar - La voragine di Secondigliano (Rogiosi, 2023) è il suo secondo romanzo.
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