Carlo De Benedetti da Augias: “Steve Jobs mi propose di entrare in Apple e dissi no, il più grande errore della mia vita”
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Lunedì 3 marzo alle 21:15 Corrado Augias conduce una puntata speciale de “La Torre di Babele”. Nel corso della trasmissione si prosegue l’indagine sull’ “anno I” della nuova era del capitale e dell’economia, inaugurata dalla rielezione di Donald Trump a Presidente degli Stati Uniti d’America; ci si chiederà anche quali sono le possibili implicazioni geopolitiche che la corrente situazione internazionale comporta. Saranno questi i principali temi affrontati in studio in compagnia del governatore onorario della Banca d’Italia Ignazio Visco e del giornalista Massimo Giannini.
All’interno della puntata andrà in onda in prima tv il documentario “Il Capitalista” di Jacques Charmelot; una lunga intervista a Carlo De Benedetti in cui verrà rievocato il ricordo di un’Italia diversa che si preparava all’avvento del capitalismo. Ispirato al suo libro “Radicalità”, il docufilm esplora il paradosso di un imprenditore capitalista che critica il sistema economico e le disuguaglianze. Filmato a Dogliani, il progetto offre uno sguardo intimo sulla vita e carriera dell'Ingegnere, arricchito da documenti inediti e riflessioni personali. Con una narrazione coinvolgente vengono offerti spunti sul presente e sulla storia recente.
La spaccatura con Gianni Agnelli
Tra i racconti di De Benedetti, emergono quelli legati al rapporto con Agnelli e l'incontro con Steve Jobs. Nel caso del primo, emerge un dialogo con l'avvocato quando a metà degli anni Settanta De Benedetti diventò amministratore delegato della FIAT, ma fu un'esperienza durata pochi mesi, anche a causa di divergenze con Agnelli. "I conti della Fiat non potevano tornare – spiega De Benedetti – il problema sostanziale era un costo del lavoro troppo elevato rispetto ai nostri concorrenti. Andai a dirlo ad Agnelli, dicendogli che bisognasse mandare via 60mila persone". A quel punto Agnelli gli chiese: "Scusi De Benedetti, ma dove sono, sdraiati nei corridoi?". La risposta di De Benedetti: "No avvocato, sono nei conti che lei, purtroppo, non sa leggere". Un dialogo che preparò il terreno per una spaccatura tra i due.
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L'incontro con Steve Jobs e il grande errore di dire no a Apple
Ancora più significativo l'incontro con Steve Jobs, conosciuto quando Apple era nata da pochi anni e lui era a capo della Olivetti: "Mi disse che stavano facendo un nuovo round di finanziamento di Apple, di 200 milioni. ‘Se lei mette 20 milioni diventa socio al 20%'. Io la presi come una sfida dell'impossibile, 20 milioni era una cifra incompatibile con i bilanci dell'Olivetti. Però è stato il più grande errore della mia vita".