La Rai può sorridere perché Tali e Quali è l'ennesimo miracolo di Carlo Conti. È un miracolo perché si tratta di uno show con un budget bassissimo, che dà un'occasione a imitatori dilettanti; uno show che nasce come spin-off del suo format più famoso e che ha continuato a valorizzare tutte le sue forze interne, la giuria ma soprattutto la coppia composta da Gabriele Cirilli e Francesco Paolantoni, tra i punti fermi e forti di quest'anno.
I risultati parlano da soli, ma forse facciamo bene a riepilogarli in breve. La finale di ieri sera ha chiuso con 3.676.000 spettatori netti pari al 22.1% di share. Una crescita netta rispetto alla scorsa puntata mentre lo share non è mai sceso sotto il 20% se non all'esordio. Era il 7 gennaio 2023, la prima puntata di questa terza edizione e lo show aveva conquistato: 3.252.000 per il 18.88%. Da quel momento, il pubblico non ha mai lasciato quel programma nonostante la concorrenza ben organizzata, quella della corazzata defilippiana di C'è posta per te su Canale 5.
Il grande merito di Carlo Conti è di essere da sempre un professionista che lavora a testa bassa, senza urlare, senza sbracciarsi. Anche nella sfida televisiva con Maria De Filippi, complice anche il rapporto d'amicizia, il conduttore ha sempre fatto presente di ritenerla una dirimpettaia e non una concorrente. La sua televisione misurata e semplice – ma con qualche piccolo effettuccio che non stona – è da vero uomo del servizio pubblico. È, senza tr,oppi giri di parole, buona televisione. Tali e Quali ha una narrazione coerente, solo così si può vincere oggi: riuscendo a creare quel filo che lega tutti gli elementi in gioco.
Non stupisce il fatto che la Rai continui a puntare forte su questo titolo che ritornerà con un nuovo spin-off il 18 e il 25 di febbraio: Tale e Quale Sanremo. Saranno due prime serate dove tornano in gioco i Vip per cantare i brani che hanno fatto la storia del Festival di Sanremo. Chissà, magari canteranno anche la canzone che vincerà la gara di quest'anno.