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Brumotti con Borrelli a Napoli per lo striscione a Ugo Russo: “Se ammazzo una persona, non mi pento”

Il biker torna a Napoli nei luoghi dove prima campeggiava il murales, in seguito rimosso, dedicato a Ugo Russo. Sul posto anche il deputato Borrelli. Caos e tensione con il padre del ragazzo: “Se volete farmi cadere dovete spararmi in testa”.
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Questa sera a Striscia la Notizia, a partire dalle 20.35 su Canale 5, ci sarà un nuovo servizio di Vittorio Brumotti sul suo ritorno a Napoli. Accompagnato dal deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Borrelli, il biker si è presentato nella piazza Parrocchiella, dove era stato lo scorso 28 febbraio per documentare il murales dedicato a Ugo Russo, il 15enne ucciso nel 2020 da un carabiniere in borghese e fuori servizio durante un tentativo di rapina. Il dipinto è stato cancellato, ma al suo posto ora è spuntato uno striscione: "Potete censurare un murale ma non la verità: giustizia per Ugo Russo". Tensione sul posto con l'intervento del padre del ragazzo ucciso e di alcuni amici.

L'attacco del padre: "Se volete farmi cadere, sparatemi in testa"

Vittorio Brumotti, che già aveva documentato la presenza di molti pusher quella piazza, ha chiesto un commento a Francesco Borrelli su quanto accaduto: "Il murale era un simbolo di una persona che nella vita faceva il rapinatore in un contesto criminale, che è diventato l'emblema per osannare il crimine". Ai Quartieri Spagnoli, infatti, la figura di Ugo Russo ha finito col rappresentare una sorta di anti-eroe locale. La situazione finisce per degenerare con l'intervento del padre di Ugo, il signor Enzo Russo: "Non sei uomo!", ha urlato a Vittorio Brumotti. Poi, l'attacco a Borrelli: "Mettevelo in testa: se volete farmi cadere dovete spararmi in testa. Io porto avanti la giustizia di mio figlio fino alla morte". Poi un ragazzo, rivolgendosi sempre a Borrelli, urla: "Uno che si pente che uomo è? Io se ammazzo una persona non mi pento".

Per l'omicidio di Ugo Russo, carabiniere rinviato a giudizio

Si è aperto mercoledì 27 settembre il processo in Corte d'Assise per l'omicidio di Ugo Russo. L'udienza ha visto la costituzione delle parti, accogliendo la richiesta degl avvocati di riconoscere la responsabilità civile del Ministero della Difesa di cui è dipendente il carabiniere che risulta imputato di omicidio volontario pluriaggravato. Prossima udienza, il 14 novembre.

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