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Binario 21, con Liliana Segre e Fabio Fazio viaggio al Memoriale della Shoah: il 27 gennaio su Rai1

In occasione della Giornata della Memoria, Liliana Segre e Fabio Fazio presentano la serata evento “Binario 21”. In questo viaggio al Memoriale della Shoah di Milano, la Senatrice a vita tornerà con la mente al 30 gennaio del 1944, quando partì il treno che la condusse al campo di sterminino di Auschwitz. Per non dimenticare e perché la storia non si ripeta.
A cura di Daniela Seclì
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Venerdì 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, Rai1 presenta Binario 21. L'evento esclusivo condotto dalla Senatrice a vita Liliana Segre e da Fabio Fazio, andrà in onda a partire dalle ore 20:35. Un viaggio al Memoriale della Shoah di Milano, per ripercorrere la storia di Liliana Segre e di tutti coloro che subirono l'abominio della deportazione nei campi di sterminio. Al progetto, con la regia di Cristiano D'Alisera, partecipano Paola Cortellesi e Pierfrancesco Favino, oltre al Coro del Teatro alla Scala.

Binario 21, da lì partì il viaggio di Liliana Segre verso Auschwitz

La serata evento sarà condotta dai sotterranei della Stazione Centrale di Milano. Dal binario 21, il 30 gennaio del 1944, Liliana Segre – che all'epoca aveva solo 13 anni – insieme ad altre 604 persone venne deportata al campo di sterminino di Auschwitz. Con lei c'era anche il padre Alberto. Di quelle 604 persone, solo 22 riuscirono a sopravvivere e a fare ritorno in Italia. Insieme a Fabio Fazio, la Senatrice a vita, tornerà con la mente a quella dolorosa giornata, perché la sua testimonianza impedisca alle nuove generazioni di dimenticare o che la storia possa ripetersi.

Liliana Segre accompagnata da Fabio Fazio

Nel suo racconto, Liliana Segre sarà accompagnata da Fabio Fazio. Così, la Senatrice tornerà con la mente a 79 anni fa e, attraverso foto, video e articoli di giornale dell'epoca, racconterà la terribile giornata della sua deportazione, mostrerà la scuola elementare che frequentava e dalla quale, nel 1938, venne espulsa a causa delle leggi razziali, la pietra d'inciampo dedicata a suo padre Alberto, che si trova davanti a casa Segre e il carcere di San Vittore, che segnò la penultima tappa prima che Segre fosse costretta con la forza a salire su un vagone merci, in un sotterraneo buio, per raggiungere il campo di sterminio di Auschwitz.

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