Dopo anni di calma piatta, la televisione finalmente si stravolge. Il passaggio di Bianca Berlinguer a Mediaset, dopo 34 anni di servizio pubblico, rappresenterà senza dubbio un passaggio epocale che apre a scenari difficili da prevedere. Oltre all'ingresso della figlia dello storico leader del Partito Comunista Italiano nell'azienda fondata da Silvio Berlusconi, c'è da registrare lo stop a Barbara D'Urso (senza progetti e con un contratto in scadenza a dicembre), a Belen Rodriguez e forse a Ilary Blasi. Anche Veronica Gentili si sposterà a Le Iene. È la fine di un'era. È cambiato il clima.
Lo scenario
Il Biscione – tra Nicola Porro, Mario Giordano, Paolo Del Debbio, la stessa Bianca Berlinguer e l'ingresso di Myrta Merlino – ha deciso di ricoprire tutti i target e tutte le sfumature. Bianca Berlinguer si ritroverà ad avere "carta bianca" per davvero e potrà mettere su un programma (Stasera Italia? Un talk tutto nuovo?) con un budget differente e un posizionamento che potrebbe essere all'esatto opposto di Mario Giordano. Per trovare di meglio, in fatto di originalità, tocca andare solo su Twitch e YouTube. Insomma, la prima stagione di Pier Silvio Berlusconi senza l’ombra di papà si preannuncia stuzzicante.
Le reazioni
Questo valzer televisivo – soprattutto al femminile, finalmente – ha creato le reazioni più diverse. L'opinione pubblica è spaccata, così come molti degli analisti televisivi. In rete si legge, per esempio, che Bianca Berlinguer rappresentava già una sorta di retequattrismo nella rete che è sempre stata della sinistra. Si parla di smantellamento della Rai in favore delle televisioni commerciali, si parla di "nuovo editto bulgaro" eppure tutti quelli che sono andati via dalla Rai hanno trovato sistemazione altrove a cifre da capogiro. Quelli dell'editto originale, invece, andarono incontro a un triste, solitario, finale. Per questo motivo, preferisco pescare tra le tante la reazione di un uomo di televisione che ne ha viste tante e le ha sapute gestire: Giancarlo Leone. L'ex direttore di Rai1 su Twitter scrive: "Dopo anni di immobilismo la prossima stagione tv presenterà novità in termini di programmi, conduttori, autori e broadcaster. Non tutto andrà per il meglio. Alcune scelte potranno essere discutibili. Ma è comunque un buon segnale di vitalità per la tv lineare". Di questi tempi, non mi sembra poco.