Bianca Berlinguer contro Aldo Grasso: “Lavora per la concorrenza e vuole lo stop di Cartabianca”
In un editoriale pubblicato sull'edizione odierna del Corriere della Sera, Aldo Grasso contro Cartabianca già dall'attacco, che non lascia spazio a fraintendimenti: "È finita Cartabianca e, in tutta sincerità, spero non torni più". Il pezzo, però, ha fatto arrabbiare la conduttrice Bianca Berlinguer che su Facebook attacca il critico televisivo evidenziando il conflitto d'interessi che c'è nel legame tra il Corriere della Sera e La7 (stesso editore: Urbano Cairo). La giornalista e conduttrice non usa giri di parole: "Ma vi sembra normale che il critico televisivo del gruppo editoriale al quale appartiene la trasmissione mia diretta concorrente, Di martedì, si auguri la chiusura d'autorità di Cartabianca?".
Le parole di Bianca Berlinguer
Così, nell'evidenziare il conflitto d'interessi sull'asse Corriere della Sera-La7, Bianca Berlinguer risponde duramente all'attacco di Aldo Grasso:
Ma vi sembra normale che il critico televisivo del gruppo editoriale al quale appartiene la trasmissione mia diretta concorrente, Di martedì, si auguri la chiusura d'autorità di Cartabianca? E dico "d'autorità" dal momento che gli ascolti ci hanno costantemente premiato, ma per Aldo Grasso la risposta positiva del pubblico sarebbe un criterio valido solo per le tv commerciali perché i loro bilanci dipendono dagli ascolti, non per il servizio pubblico. Mentre la Rai finanziata in parte dal canone, cioè dai soldi dei cittadini, dovrebbe disinteressarsi del consenso degli ascoltatori. Ma chi altri dovrebbe giudicare, se non quegli stessi cittadini che pagano il canone e gestiscono il telecomando, della qualità e del gradimento di una trasmissione? O a decidere del destino di un programma, della sua continuità o interruzione devono essere, in singolare sintonia, il critico televisivo del gruppo editoriale concorrente e una parte della classe politica?
Cosa ha scritto Aldo Grasso
Sul CorSera di oggi, Aldo Grasso ha scritto: "È finita Cartabianca e, in tutta sincerità, spero non torni più. Non mi riferisco alla trasmissione in sé, né alla conduttrice (per me Bianca Berlinguer potrebbe anche presentare Sanremo), ma al modello di talk show del servizio pubblico". Il critico si attacca al meccanismo degli ospiti "di rottura", senza citare ma ovviamente facendo riferimento alle polemiche della seconda parte di stagione con le risse e la presenza di posizioni cosiddette filorusse. La chiosa è un invito alla Rai a fare a meno del programma ed è forse questo il punto più fragile, considerata l'appartenza del critico allo stesso gruppo editoriale di La7, di tutto il suo ragionamento: "Ma la Rai può fare qualcosa di diverso? O si limiterà ancora, stancamente, a sventolare le bandiere del pluralismo, dell'obiettività, della completezza dell'informazione (inganni atroci)?".