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Benedetta Primavera, Loretta Goggi dimostra che intelligenza e professionalità in tv non hanno età

Loretta Goggi è protagonista di Benedetta Primavera, il one woman show da lei condotto e animato nel primetime di Rai 1. La prima puntata di venerdì 10 marzo è stata un tuffo nel passato e nei suoi incredibili ricordi che è riuscito, però, a mantenere costantemente un occhio, anche molto critico, sul presente. Professionalità e intelligenza non si improvvisano. E, Goggi ne è la prova, non hanno età. Chapeau!
A cura di Grazia Sambruna
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Loretta Goggi è stata la prima donna a fare imitazioni in tv, a condurvi quiz e perfino il Festival di Sanremo “approfittando di una distrazione di Baudo che quell’anno era andato a sposarsi in Russia”, dice. Finalmente, leggendaria carriera alle spalle, approda nel prime time di Rai 1 con un one woman show dal titolo Benedetta Primavera. “Sì, ma se deve durare due ore e rotti, a fine puntata di rotti ci saremo sia io che il pubblico”, precisa nel monologo iniziale raccontando, tra emozione e “ansietta”, uno scambio che avrebbe avuto col Direttore di Rete in merito alla lunghezza XXL che i programmi di prima serata devono oramai accettare di buon grado in Rai.

Ecco, Loretta Goggi non accetta di buon grado, o almeno, a vederla sul palco, non sembra proprio che questa sia una delle sue infinite qualità. Ed è un bene. Tra tanti ospiti, imitazioni alle volte al limite dell’irriverenza ed emozionanti omaggi alla tv che fu, la prima puntata di Benedetta Primavera è stata, al netto di qualche lungaggine, la dimostrazione che professionalità e intelligenza, anche nella scrittura delle performance come delle interviste, non hanno età.

Goggi, 72 anni, riesce perfino a sorprendere con un graffio satirico che forse in molti non le avrebbero attribuito, considerata la sua storica militanza nella giuria pur sempre buonista di Tale e Quale Show. Ma lei buonista non lo è per niente. Da qui, la stilettata, pur indiretta, al politicamente corretto di oggi con una messa in scena de “La Freccia Nera”, celebre sceneggiato che l’ha vista protagonista agli esordi, e che diventa, nel titolo, “Un po’ scura”.

Per quanto riguarda le imitazioni, Goggi resta la numero uno. La abbiamo vista interpretare una dispotica Ursula von der Leyen, intervenuta più volte in collegamento a dialogare sia con la conduttrice che con Luca e Paolo a seconda delle occasioni, bistrattando tutti. Imperdibile vederla poi nei panni della Regina Elisabetta. Queen Lizzy oggi sta “in cielo”, circondata da “bellissimi volatili” (gli angeli, ndr) e può finalmente dire tutto quello che le pare, anche perché la sua vita è stata uno “spaccamento di c*glioni”, ammette in tono ben poco regale per poi stapparsi l’ennesima birra. Non esattamente una garbata performance da prima serata Rai. E proprio per questo non si possono che apprezzarne coraggio e irriveranza. Oltre al graffio, Goggi non lascia certo a casa l’emozione. Anzi.

In studio, pur essendo molto grande e abbellito da splendidi giochi di luce, l’atmosfera si fa spesso domestica e accogliente grazie alle due poltroncine rosse riservate alle interviste con gli ospiti. La prima è quella con Heather Parisi (che rivedremo anche martedì prossimo a Belve). Mitologico il loro primo incontro a Fantastico di cui Goggi ricorda perfettamente la data esatta: era il 29 febbraio 1979 quando una giovanissima Heather bussò infuriata al camerino di Loretta lamentando: “Guarda come mi hanno truccata, sembro una vecchia di 20-25 anni!”. Con lei, l’unico riferimento a Gianni Brezza, marito di Goggi venuto a mancare nel 2011 e ancora oggi ferita apertissima per la conduttrice. Si conobbero proprio a quel Fantastico e anche qui l’inizio non fu dei migliori. Loretta, infatti, lo sentì dire, appena arrivato: “Chi è la squinzia che dovrei far ballare oggi?”.

Benedetta Primavera, però, va oltre l’aneddotica personale e, anzi, lascia ampio spazio al racconto degli altri, i suoi ospiti, e della tv che fu. Un’ottima occasione per rivedere programmi cult riprendere vita in modo decisamente meno statico del già amatissimo Techetechetè. Nello show di Loretta, infatti, il racconto è impreziosito dai commenti di chi quegli spettacoli rimasti nella storia, li ha vissuti in prima persona.

Tra aneddoti croccanti e scene cult della tv che è stata, nel suo passato remoto e in quello più recente, Benedetta Primavera vale come memoria storica, approfondimento garbato e, era già nelle intenzioni dichiarate dello show, dà modo a chi non c’era di scoprire trasmissioni cult che, per ragioni anagrafiche, magari non ha avuto nemmeno la fortuna di sentir nominare. Goggi, si lascia prendere in giro e graffia a sua volta, in uno scambio che dà ritmo all’intero varietà e che, in questo modo, sta ben lontano dalla messa cantata, dal santino autocelebrativo che avrebbe potuto essere. 

Loretta Goggi, finalmente libera di esprimersi al di fuori del banco di Tale e Quale Show, è, di per sé, uno spettacolo che va ammirato a 360 gradi tra conduzione, imitazioni, performance canore e capacità di intervistare mettendo da parte il proprio ego per far emergere il racconto dell’altro. Se gli ascolti premieranno o meno lo show, è questione del tutto secondaria. Benedetta Primavera, al netto di qualche lungaggine, è un viaggio a “Goggiland” curato nei minimi particolari, con un amore per lo spettacolo e un rispetto per il pubblico che sono davvero rari, oggi come oggi, nella tv generalista. Che i contenuti piacciano o meno, non c’è un errore, una sbavatura. Chapeau, Loretta. Finalmente.

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Sto scrivendo. Perennemente in attesa che il sollevamento di questioni venga riconosciuto come disciplina olimpica.
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