Beatrice Luzzi dopo la polemica sul passato di Lorenzo Spolverato: “Aiutarli è compito dello Stato”
Beatrice Luzzi torna sulla polemica nata nel corso della puntata del Grande Fratello andata in onda lunedì 3 dicembre. Ad aprire le porte a quella che ha rischiato di trasformarsi in una polemica tra le opinioniste, con Luzzi e Cesara Buonamici arroccate ognuna sulla propria posizione.
Il punto di vista di Beatrice Luzzi sulla storia di Lorenzo Spolverato
“Mi dispiace dover trattare un tema così delicato in un giorno di festa, ma non posso esimermi dal riprendere qui, sul mio profilo, un argomento che ieri in diretta non si è avuto modo di approfondire”, ha scritto Beatrice in un post pubblicato su X, “Se si parla di capannoni abbandonati, infestati da bande armate, non si può liquidare la questione delegandone alle famiglie la risoluzione. Le famiglie non arrivano a fine mese, i genitori si spaccano la schiena dalla mattina alla sera, devono occuparsi di spese, pranzi, cene, emergenze continue e non possono certo fare irruzione nei capannoni per recuperare i propri figli, né si può pretendere che abbiano la libertà di andarli a prendere a scuola ogni giorno del liceo, né si può pretendere che vadano a fare denuncia per poi trovarsi bersaglio di ritorsioni. Quello è il compito delle forze dell'ordine che ognuno di noi contribuisce a mantenere pagando le tasse. Si parla tanto di Sicurezza: ebbene questo è il caso di pretenderla. Dobbiamo pretendere che il nostro Stato assicuri la sicurezza nei propri territori, soprattutto quando si parla dei nostri giovani”. In diretta nel corso dell’ultima puntata del GF, Beatrice si era detta convinta che dovessero essere le forze dell’ordine a farsi carico di sminare i percorsi dei giovani più problematici, assicurando supporto e presenza nei territori più difficili. Secondo Buonamici, invece, a farsene carico dovrebbero essere le famiglie.
Che cosa ha raccontato Lorenzo Spolverato al GF
La discussione è nata a partire da quanto raccontato da Lorenzo Spolverato che, nel corso dell’ultima puntata del GF, aveva rivelato di avere vissuto un passato difficile fatto di cattive compagnie e illegalità: “A 15 anni sono entrato a far parte nel modo del tutto inconsapevole, di alcune bande che ai tempi c'erano e venivo costantemente obbligato a fare delle cose, non venivo lasciato stare. I primi momenti riuscivo a tornare a casa dopo scuola e chiudermi in camera, ma non funzionava così tutti i giorni”. Quindi ha reso nota per intero la sua storia:
Avrei voluto lasciarmi quel mondo alle spalle, ma non potevo, non riuscivo a tirarmi fuori e mi sentivo in colpa con me stesso e i miei genitori che non sono a conoscenza di tutto ciò. Loro mi venivano a prendere a scuola e non potevo andare da nessun'altra parte, in dei capannoni in mezzo ai campi, in cui c'era il raduno di questa banda. Erano tutti più grandi e mi obbligavano a fare delle cose, delle missioni da portare a termine reati, a rubare, tanti episodi di violenza fatti e ricevuti. Si rivolgevano a me perché ero veloce, bravo e non mi lamentavo. Mi promettevano dei soldi che non sono mai arrivati. Se la missione non veniva compiuta, mi picchiavano, sono successe anche altre cose con le ragazzine che frequentavo… mi legavano, mi bloccavano, mi picchiavano e picchiavano le ragazze con cui stavo. Loro sapevano dove abitavo e che cosa facevo, mi minacciavano con le armi. Non li ho mai denunciati perché avevo paura, erano tanti…Quei fantasmi sono quelle persone che per diverso tempo mi hanno detto che non mi merito niente. Mi schiacciavano, mi insultavano… Poi ho esercitato vendetta nei confronti di alcune persone e sono diventato violento. Come se io pensassi di non meritarmi delle persone tanto buone come Shaila